“Joan Procter, la dottoressa dei draghi”
di Patricia Valdez
illustrazioni di Felicita Sala
Splen Edizioni, 2019
(8 – 9 anni)
Joan Beauchamp Procter nacque in Inghilterra verso la fine del 1800.
Fin da piccola Joan amava i rettili. Mentre le sue coetanee leggevano storie di principesse lei preferiva libri su serpenti e coccodrilli sui quali prendeva moltissimi di appunti.
I rettili immobili e attenti l’affascinavano, e Joan passava ore intere a chiacchierare con il curatore del Museo di Storia Naturale di Londra di placche e squame mentre le sue amiche andavano alle feste.
Con l’avvento della Prima Guerra Mondiale gli uomini partirono per il fronte e, molti lavori maschili vennero affidati alle donne. Così Joan divenne l’assistente del curatore del Museo (che all’epoca era collegato con il British Museum): finalmente era dove voleva essere!
Joan intanto era diventata una bravissima scienziata, nonostante i suoi problemi di salute, e suoi articoli sui rettili erano molto apprezzati così, quando il direttore del Museo decise di rimodernare tutto il rettilario, si affidò alla sua competenza per creare un habitat perfetto per quegli animali a sangue freddo.
I rettili erano (e sono tuttora) considerati animali pericolosi, ma Joan con estrema dolcezza divenne un’esperta nella gestione di pitoni e coccodrilli.
A lavori ultimati tutti i visitatori accorsero ad ammirare i rettili, soprattutto due draghi di Komodo (Sumba e Sumbawa) che il Governatore delle Indie Orientali aveva inviato nel Vecchio Continente nel 1926 perché fossero esposti allo Zoo di Londra: era la prima volta che due esemplari vivi raggiungevano l’Europa.
Come succedeva spesso negli anni in cui ci si affidava alle dicerie, la fama dei due draghi li aveva preceduti, si diceva che fossero enormi (lunghi nove metri!) e mangiassero gli uomini ma Joan, che creò un forte legame con Sumbawa, che divenne domestico e riuscì a dimostrare quanto quei rettili simili ai draghi delle fiabe fossero docili.
Ben presto il mondo si accorse di Joan, i giornalisti accorrevano allo zoo per parlare con lei, ma purtroppo non le facevano domande sui suoi animali, all’inizio del secolo scorso era davvero insolito che una donna gestisse un rettilario.
Nonostante tutto, il lavoro di Joan fu veramente apprezzato a livello mondiale (scienziati compresi) e oggi il suo busto di marmo allo Zoo di Londra continua a sorvegliare i rettili che tanto amava.
Una bellissima biografia, splendidamente illustrata, di una scienziata poco conosciuta, ma che tanto ha fatto per far conoscere la bellezza dei rettili in un periodo storico in cui erano considerarti solo dei pericolosi “mostri”.
Un ritratto sensibile che tocca i punti salienti della vita di Joan e la porta fuori dai libri di scienze per consegnarla nelle mani dei ragazzi che vogliono approfondire la conoscenza di questa donna straordinaria.
Joan Beauchamp Procter (1897 – 1931) è stata una zoologa britannica conosciuta a livello internazionale come erpetologa (scienziata che studia anfibi e rettili). Ha lavorato inizialmente al British Museum e, successivamente, per la Zoological Society di Londra, come prima curatrice di rettili allo zoo di Londra.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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