I MOSTRI DELL’INFERNO
di Anna Lavatelli
illustrazioni di Enrico Macchiavello
Interlinea – Le rane, 2021
a partire da 8 anni
“L’incredibile è solo qualcosa che non è ancora successo…” lo dice la maestra di scienze di Valerio.
Ma è davvero così?
In effetti quello che sta per succedere a Valerio ha davvero qualcosa di incredibile: un paio di giorni dal nonno diventano un viaggio nell’Inferno dantesco! Ma non perché il nonno è terribile, tutt’altro, il ragazzo si addormenta mentre il nonno gli sta leggendo i versi dell’Inferno e viene accompagnato dal sommo poeta a scoprire le creature mostruose che popolano il Mondo senza Luce.
Molto meglio di un navigatore Dante accompagna Valerio nell’Inferno a forma di imbuto che ha già visitato sette secoli prima (anno più anno meno).
Si parte ovviamente con Caronte, ma la destinazione è Lucifero!
Poi comincia la sfilza di mostri che di cui Dante ha scritto nella sua celebre opera.
Personaggi inclini all’ira e decisamente poco raccomandabili che il poeta presenta a Valerio uno dopo l’altro: Minosse, il giudice dei dannati, una creatura metà uomo e metà animale dalla lunga coda che gli serve per smistare le anime, Cerbero il cane con tre gole sempre affamate, Medusa e la sua testa brulicante di serpenti, le orribili Furie e un Minotauro alto sei metri…
Poi Valerio e Dante attraversano il Flegetonte “a cavallo” di due centauri, ma secondo il ragazzo il più puzzolente di tutti è Gerione, l’orrido mostro col corpo di serpente.
Dopo un lungo peregrinare fra creature decisamente sgradevoli, i due compagni di viaggio arrivano nel nono cerchio, il più pericoloso, e incontrano Lucifero, ma per uscire dall’Inferno devono “scivolare” su di lui!
Un libro davvero divertente che presenta le creature più terribili dell’Inferno dantesco, dove i versi del sommo poeta si mescolano alle rime moderne (quasi rap) che intervallano il racconto, così si crea così un chiaro legame fra antico e moderno.
Le divertentissime illustrazioni di Enrico Macchiavello poi hanno quel nonsoché di Jacovitti…
Alla fine della lettura però rimane in sospeso una sola domanda: è forse un caso se l’iniziale del nome di Valerio è la stessa di Virgilio?
Infine chiudo questa recensione con le sibilline parole di Pluto: “Pape Satàn, Pape Satàn aleppe!”.
Questo libro è stampato su carta ecologica Favini ricavata dalle alghe.
H!
www.interlinea.com/homepage-marchio-editoriale-le-rane-2.html
(immagine: la copertina del libro)
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