KING KONG
di Fred Bernard
illustrazioni di François Roca
Logos edizioni, 2021
a partire da 8 anni
La storia di King Kong (ispirata al film del 1933 di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack) magistralmente rivisitata e illustrata in un albo straordinario.
Anni Trenta.
L’Isola del Teschio è un’isola del Pacifico non riportata sulle carte nautiche dove il regista Carl Denham ha deciso di girare un film, e ha scelto la giovane attrice Ann Darrow come protagonista.
Kong è l’ultimo di una stirpe di giganti che viveva sull’isola del Teschio ed è costretto a dividere il suo spazio con delle tribù umane che lo venerano come un dio.
Questi due “incipit” sono destinati ad incontrarsi.
Quando la troupe arriva sull’isola viene accolta dagli indigeni che quella stessa notte decidono di sacrificare Ann al loro dio Kong.
L’enorme gorilla però non uccide quella donna bionda dal profumo inebriante (un profumo di rosa di Damasco, tuberosa e miele d’estate) e Ann non ha paura, perché ama le grandi scimmie fin da bambina, quando passava ore ad osservarle allo zoo di New York.
Nel cercare di salvare Ann, e catturare degli pterodattili che volano sui cieli dell’isola del Teschio, la troupe cattura Kong e lo trasporta a New York stordito dal cloroformio.
Il gorilla viene incatenato (con delle catene da piroscafo) nel prato di uno stadio vuoto, ma rivedere Ann gli dà la forza di liberarsi e muoversi goffamente in quel luogo che non conosce.
Però quando le autoblindo arrivano da ogni direzione e cominciano a sparare, a Kong non resta che arrampicarsi insieme ad Ann sul punto più alto che trova (come era abituato a fare sull’isola del Teschio): l’Empire State Building.
Purtroppo in cima all’edificio Kong diventa un bersaglio per gli aeroplani attrezzati con le mitragliatrici…
Un libro illustrato dall’artista François Roca che rivisita ancora una volta il personaggio di King Kong e il mito de “la bella e la bestia”, questa volta rispettando il periodo storico in cui è stato creato, attraverso delle illustrazioni che sembrano quadri. Anche il testo perfettamente ritmato è stato adattato da Fred Bernard in modo da far comprendere al lettore i pensieri di del primate gigante, spostando così ancora una volta l’attenzione sulla natura contaminata e distrutta dai progetti economici dell’uomo.
Bellissima è la contrapposizione cromatica fra la pelliccia scura di Kong e i capelli biondissimi di Ann.
Il libro si chiude con un messaggio di speranza rivolto alla cura di quelle specie animali che spesso gli uomini non riescono a comprendere.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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