“Viola giramondo”
di Teresa Radice
illustrazioni di Stefano Turconi
Bao Publishing, 2020
a partire da 9 anni
Parigi.
Viola fa parte di un circo (Cirque de la Lune) ed è figlia della donna cannone e di un domatore d’insetti. Ogni volta che il circo arriva in una nuova città Viola è costretta ad andare a scuola, ma il suo carattere sognante mal si sposa con le regole imposte dall’istruzione.
Un giorno viene cacciata perché ha portato degli insetti a scuola e, mentre gira per le strade di Parigi, vede un piccolo uomo cacciato da un locale e raccoglie il suo taccuino. Il taccuino contiene degli splendidi disegni, così Viola vuole restituirlo al proprietario: Henri de Toulouse Lautrec.
Dopo qualche ricerca riesce a trovare l’uomo mentre entra al Moulin Rouge e Lautrec prende subito in simpatia la piccola circense, così i due nuovi amici fanno confluire i rispettivi mondi imparando uno dall’altra.
Nord America, confine con il Canada.
A new York facciamo la conoscenza del direttore del conservatorio, Antonín Leopold Dvořák in cerca di una melodia che ha sentito per le strade della metropoli.
Dvořák riesce a convincere lo zio di Viola (il direttore del circo) ad ospitarlo nella sua compagnia per prendersi cura di un bizzarro cavallo.
In realtà il compositore sta aiutando un nativo americano nascosto nella paglia a superare il confine con il Canada, ovviamente con la complicità di Viola. Ma intanto noi conosciamo di un altro personaggio storico: il compositore ceco che tanto ha fatto per rivoluzionare il mondo della musica alla fine dell’Ottocento.
Himalaya.
In questo terzo capitolo la carovana affronta un viaggio verso l’Himalaya per riaccompagnare il vecchio Tenzin a casa (un pastore di yak partito anni prima con il circo).
Durante il viaggio tutti i componenti della compagnia hanno un ricordo legato a Tenzin e, dalle storie che vengono raccontate intorno al fuoco, apprendiamo come lui sia stato il collante di quella strampalata famiglia di circensi (e un gibbone).
Infine si torna a Parigi con un capitolo tutto dedicato proprio a Sinbad il gibbone mascotte della compagnia, mentre nelle ultime pagine del libro troviamo anche i bellissimi manifesti pubblicitari del circo e gli schizzi dei personaggi.
Una graphic novel che ci porta a spasso per il mondo e ce lo mostra attraverso gli occhi di Viola orgogliosa di far parte di una famiglia così unita e variopinta.
Nel testo ci sono anche tante pillole di filosofia e spiritualità che accompagnano le riflessioni della protagonista e ci fanno entrare in punta di piedi nella vita quotidiana di un circo di fine Ottocento.
I disegni sono straordinari e caratterizzano alla perfezione ogni singolo personaggio (umano e animale).
Un piccolo capolavoro per gli amanti della storia e del circo.
Questa graphic novel è disponibile anche con una copertina alternativa con sovracoperta/poster arricchita da un biglietto del circo su carta bronzo in tiratura limitata di 1000 esemplari numerati.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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