UN ALBERO MOLTO SPECIALE
di Elisa Paganelli
Pane e Sale, 2021
a partire da 5 anni
stampatello maiuscolo
“Nella foresta, tra tanti alberi ce n’era uno un po’ speciale”.
In effetti non è proprio un albero ma un bambino-albero! Non ha fiori, non fa frutti, sta solo immobile ad osservare le stagioni che si alternano (ma noi capiamo subito che quell’albero è speciale e, se lo guardiamo meglio, notiamo che il suo colore spicca fra tutti gli altri alberi della foresta).
Una mattina d’estate il bambino-albero si sveglia di soprassalto: un picchio sta beccando uno dei suoi rami. Però la corteccia non sembra adatta per l’uccello che vola via per riportargli un fiore e infilarlo nel buchino che ha scavato con il becco.
Un amico!
Il picchio è il primo vero amico del bambino-albero.
In autunno anche uno scoiattolo si avventura fra i suoi rami e, in inverno, una volpe gli offre degli spaghetti!
I tre animali sono gli unici amici del bambino-albero che però non può seguirli quando vanno via: lui è costretto a rimanere immobile a causa delle profonde radici che lo tengono legato alla terra, fino a quando in un giorno di primavera tutto cambia…
Ma chi è il bambino-albero?
Come mai si trova nella foresta?
E’ davvero un albero?
Il bambino-albero ha un segreto, ma lo ha dimenticato, e solo l’arrivo di una bambina-esploratrice riesce a ricordargli chi è veramente.
Il bambino-albero è una corteccia che racchiude qualcosa di diverso, mentre leggiamo la storia ci viene il sospetto che quel tronco nasconde molto di più del volto di un bambino vegetale. Ormai siamo abituati a incontrare il “realismo magico” negli albi illustrati, ma in questo caso anche se l’autrice non rinuncia ad un pizzico di magia, ci troviamo di fronte a un’allegoria della solitudine che spesso ingloba il suo ospite come fa la dura corteccia di un albero attorno al fusto tenero.
La solitudine dei bambini però è più silenziosa di quella degli adulti, fa meno rumore, ogni tanto si riesce a scalfirla “bussando” come il becco di un picchio o offrendole frutta e spaghetti come fanno lo scoiattolo e la volpe. Però solo la volontà di staccarsi dalle radici che lo tengono ancorato alla terra fa uscire il bambino dalla sua solitudine, e di solito, proprio come in questo racconto, sono sempre gli altri bambini a compiere il miracolo!
In un periodo storico in cui non c’è mai “tempo”, ecco un racconto delicato dove poter riscoprire il fascino dell’immobilità, la bellezza della noia, ma anche la voglia di rimettersi in gioco quando la “comfort zone” diventa troppo stretta.
In questa fiaba potete trovare un po’ di tutto: splendidi disegni, amicizia, lentezza, solitudine, riscatto, ecologia… ma soprattutto ognuno troverà un pezzo di sé e della sua personalissima foresta.
Alla fine del libro potete anche leggere una piccola scheda sugli animali e i vegetali incontrati in questa storia oltre ad un bellissimo messaggio ecologico per non dimenticare mai da dove veniamo e dove stiamo andando (proprio come il bambino-albero).
Perfetto come prima lettura in stampatello maiuscolo.
H!
www.rusconilibri.it/descrizione_marchi.php?ed=pane%20e%20sale&st=0&sh=20&orderby=autori
(immagine: la copertina del libro)
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