SAM E PEN
di Lorenza Farina
illustrazioni di Valentina Malgarise
Edizioni Paoline, 2021
a partire da 7 anni
Samuele (Sam) e Penelope (Pen) sono fratelli.
Sam e Pen sono molto diversi, lui ha otto anni e una zazzera di capelli neri, invece lei di anni ne ha sei e i capelli biondi con una frangetta ribelle fermata da una forcina a forma di farfalla.
A Sam mancano due denti perché lui ha già lottato contro il Succhiasangue: un mostro che una notte si è portato via i suoi denti e metà del suo nome. Questa è la storia che racconta ad una spaventata Penelope (lei non è coraggiosa come Sam) che quella notte tiene la bocca serrata e non riesce a dormire.
Intanto l’estate appena cominciata si avvolge intorno ai due fratelli che giocano insieme in una campagna immensa, si sdraiano sui prati al sole e corrono fino al vecchio mulino in cima alla collina dove Sam si può tuffare nel fiume lontano dai rimproveri degli adulti.
Sfogliando le pagine non possiamo non notare che un corvo segue tutte le azioni dei due bambini, un animale scuro che stona con la morbidezza del paesaggio.
Poi in un giorno di luglio quell’estate si spezza e il tempo prima dedicato al gioco si trasforma in attesa. Sam ha perso la sua ultima battaglia con il Succhiasangue che gli ha divorato i globuli rossi e deve andare in ospedale.
Pen aspetta e prega, ma in quel momento difficile finalmente scopre il coraggio che ha sempre avuto dentro di sé.
Noi lettori attendiamo con Pen, e come lei non conosciamo la gravità della malattia di Sam che diventa chiara solo nell’ultima pagina.
Non è mai facile parlare di malattia, soprattutto quella dei bambini. Per fortuna esistono le metafore con le quali si possono esporre argomenti dolorosi senza nominarli mai. Proprio come fanno i bambini: a loro non importa come si chiama la malattia, ma ciò che ne deriva e come cambia la loro quotidianità.
L’autrice Lorenza Farina e l’illustratrice Valentina Malgarise hanno scelto il Succhiasangue e le ali nere di un corvo che oscurano il sole per descrivere il male, per dare un nome e una forma alla paura di qualcosa che non si può vedere e che, quando meno te lo aspetti, ti colpisce e ti priva di una parte di te.
Gli adulti non ci sono in questo libro, non perché non siano importanti, ma perché le sensazioni dei due fratelli sono messe in primo piano, il tempo che scorre, le loro reazioni a quello che sta succedendo, il coraggio di Sam e le paure di Pen…
Un albo emozionante, dal ritmo perfetto, reso ancora più poetico dagli acquerelli di Valentina Malgarise che sottolineano con delicatezza ogni parola e ci restituiscono visivamente l’atmosfera di un’estate in campagna dove sembra di sentire frinire le cicale. Un’estate in cui i due fratelli nonostante tutto sono costretti ad affrontare le loro paure e, di conseguenza, a crescere.
Sicuramente un libro perfetto per parlare di malattia, ma anche di speranza e di coraggio.
Una curiosità: nelle ultime pagine i corvi non li troverete più.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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