“Raffaello”
di Alessandro Bacchetta
Kleiner Flug, 2015
(a partire da 9 anni)
graphic novel
Il 6 aprile del 1520 moriva uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano: Raffaello Sanzio.
E si apre proprio nel momento della sua morte (la notte del Venerdì Santo) questa graphic novel dedicata all’urbinate che viene ricordato in queste pagine da tre personaggi che hanno incrociato la sua breve vita.
Così scivoliamo nel ricordo del suo primo amore, Sara, la modella bionda de “Lo sposalizio della Vergine”, passando poi per l’immensa figura di Michelangelo e alla sua famosa frase: “Quel poco che Raffaello sapeva dell’arte lo aveva appreso da me”, per sottolineare la rivalità che era stato costretto a subire quando Raffaello arrivò a Roma.
Ovviamente non si possono tralasciare i ricordi di una delle donne più famose di tutta la storia dell’arte: Margherita, “La fornarina”, l’ultimo e il più grande amore di Raffaello, che non sposerà mai.
Ognuno torna con la memoria a quel primo incontro, quel momento in cui il bellissimo e talentuoso ragazzo marchigiano ha attraversato la loro vita con passo leggero ed elegante.
Troppo presto si è spento Raffaello in preda alle febbri e circondato dai suoi amici, un artista che in trent’anni aveva fatto molto di più di qualsiasi altro artista col doppio della sua età, un bambino talentuoso che si formò alla bottega di Pietro Vannucci (il Perugino) per pregiarsi esso stesso con il titolo di “maestro” pochi anni dopo lavorando ininterrottamente a Urbino, Perugia, Firenze e Roma.
Una carriera sfolgorante in continua ascesa alla ricerca della perfezione, quella perfezione che (invano) i suoi successori avrebbero tentato di riprodurre ancora e ancora molti anni dopo la sua scomparsa.
Eppure anche se le commissioni non mancavano e i potenti facevano capolino alla sua porta, egli non peccò mai di superbia, anzi, la sua educazione era nota quasi quanto la sua arte.
Questa graphic novel ci mostra la vita di Raffaello attraverso gli occhi degli altri e come la notizia della sua morte lasciò un enorme vuoto nella città eterna.
Un artista però si ricorda soprattutto attraverso le sue opere e, qua e là fra le pagine, assistiamo alla nascita di capolavori che ancora oggi sono considerati insuperati, come “La scuola di Atene” nei Musei Vaticani o gli affreschi di Villa Chigi.
Un albo biografico che però non ha il “taglio” classico della biografia che vi farà scoprire (o riscoprire) uno dei più grandi artisti della storia.
Raffaello fu sepolto con tutti gli onori a Roma, all’interno Pantheon dov’è ancora possibile visitare la sua tomba, e il suo amico Pietro Bembo compose per lui un celebre epitaffio:
“Qui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette d’essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire con lui”.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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