PERDU’
di Richard Jones
Nomos Edizioni, 2020
a partire da 5 anni
stampatello maiuscolo
Qual è il nostro posto nel mondo?
Quale luogo possiamo chiamare casa?
Se lo domanda anche Perdù, un piccolo cane dal pelo nero come la pece che non ha una casa e non possiede nulla a parte una piccola sciarpa rossa annodata intorno al collo.
Perdù è così scuro che si confonde con il paesaggio ed e così piccolo che lo si vede appena nell’erba alta quando decide di seguire una foglia caduta nel fiume.
Quel fiume lo porta in una grande città e quando la corrente inghiotte la foglia Perdù non ha di nuovo un posto dove andare o qualcosa da seguire.
La città è frenetica, piena di persone che vanno di corsa, nessuno si accorge di Perdù che sta cercando un posto da chiamare casa. Anzi, qualcuno si accorge di lui, ma solo per cacciarlo via.
E quando risponde ai morsi della fame il piccolo cane viene trattato ancora peggio!
Alla fine Perdù smarrisce anche la sua sciarpa rossa, l’unica cosa che possiede.
La sua unica compagna sembra la solitudine.
La GRANDE città non è fatta per accogliere un PICCOLO cane…
Un albo illustrato commovente (con un finale positivo) che parla della necessità di trovare il proprio posto nel mondo: un posto da chiamare casa . Le illustrazioni morbide, stampate su una meravigliosa carta opaca, e l’espressione di Perdù amplificano ulteriormente lo stato d’animo del piccolo cane con il quale il lettore entra immediatamente in empatia.
Eppure la domanda a cui si pensa sfogliando queste pagine è essenziale: chi siamo se non abbiamo qualcuno che ci ama e un posto da chiamare casa? Senza i nostri punti saldi, senza le nostre certezze, non abbiamo un’identità, siamo come una foglia spostata dal vento o trascinata dalla corrente.
Però questa storia (come dicevo) ha un lieto fine e ci dice che nessuno è fatto per stare solo, neanche un piccolo cane nero come la pece.
Perdù non poteva saperlo, ma seguendo quella foglia si è mosso, si è spostato in città, non è rimasto fermo nell’erba alta e, anche se non è stato facile, ha trovato quello che stava cercando, perché ogni grande viaggio comincia con il primo passo.
Bellissimo, toccante e in stampatello maiuscolo, “Perdù” può essere letto ad alta voce ma anche affrontato come prima lettura da soli.
Infine, chi conosce già i lavori dell’autore inglese Richard Jones non potrà fare a meno di notare qualche “cameo” che strizza l’occhio ad altre sue opere.
H!
(immagine: la copertina del libro)
INSTAGRAM: instagram.com/ilrosicchialibri
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