MUMMIE SVELATE
di Tom Froese
Franco Cosimo Panini / The British Museum, 2021
a partire da 7 anni
Una copertina tutta d’oro ci invita a sfogliare i misteri delle mummie egizie e a noi non resta che raccogliere l’invito e cominciare a esplorare!
Innanzitutto partiamo dalla parola “mummia”, cosa vuol dire? Mummia deriva dalla parola persiana mumiya che significa “bitume”, una sostanza scura e appiccicosa. Ma cosa c’entra il bitume co le mummie? Pare che quando vennero trovate le prime mummie (centinaia di anni fa), i corpi scuri sembravano ricoperti da uno strato di bitume, così gli venne dato l’appellativo di mummie. Ma oggi sappiamo che non è così, infatti il processo di mummificazione era lungo e costoso, un rituale che durava settanta giorni.
Molte “specialisti” partecipavano a questo rito, e molte erano le operazioni più o meno complesse che andavano eseguite con estrema precisione.
Il fine ultimo era quello di preservare il corpo dal deterioramento perché l’anima (che per gli antichi egiziani era divisa in tre parti distinte) doveva avere un contenitore in cui rimaterializzarsi nell’aldilà.
Il corpo veniva svuotato degli organi (conservati poi nei vasi canopi), fatto asciugare nel sale, disinfettato e profumato. Poi veniva imbottito con rotoli di lino e avvolto da molti strati di bende (lunghe anche 375 metri!).
Poi la mummia trovava spazio nel sarcofago, i più poveri in semplici scatole di legno, i più ricchi (e i faraoni) dentro a una serie di feretri e modellati in forma umana.
Quindi si faceva il funerale, dove il morto veniva seppellito con tutti gli oggetti che si credeva potessero servirgli nell’aldilà.
Ma intanto cosa succedeva nell’aldilà?
Dopo un lungo viaggio lo spirito del mummificato arrivava al cospetto del dio Anubi e doveva affrontare la sua prova…
Nelle tombe egizie non sono state trovate solo mummie umane, anche gli animali venivano imbalsamati per ingraziarsi le divinità o per servire da cibo al defunto (non si sa mai!).
Poi dopo migliaia di anni dalla sepoltura le mummie vennero riscoperte e… depredate! Ma a partire dal 1800 le persone cominciarono a capire il valore storico di questi reperti e cominciarono a studiarle con il rispetto che gli era dovuto.
Lo sapevate che esistono anche delle mummie famose? La mummia di Sethi I e di suo figlio Ramesse II, la mummia sfortunata (Unlocky Mummy) e la celebre mummia di Tutankhamon.
Queste sono solo alcune delle curiosità “mummiesche” che troverete fra le pagine, ma se volete saperne ancora di più non perdetevi questo incredibile libro illustrato sui misteri delle mummie egizie!
H!
(immagine: la copertina del libro)
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