“Matilde”
di Sozapato
Kalandraka, 2017
(a partire da 4 anni)
silent book
Matilde è una bimba vestita di rosso con i codini a “scarabocchio” che vive in un mondo bianco, grigio e nero.
All’inizio del libro vediamo Matilde alle prese con una serie di oggetti. Sfogliando le pagine scopriamo che quegli oggetti le servono per arrampicarsi su una finestra.
La finestra è quella di un pittore.
Che meraviglia lo studio di un pittore, e che meraviglia quei pennelli sul davanzale… un momento! Matilde ne ruba uno e corre immediatamente a disegnare: un muro della città grigia, bianca e nera le sembra la tela perfetta! Ma cosa disegna Matilde?
Matilde disegna un drago, un drago pieno di zanne, tutto rosso con un piccolo corno sulla fronte.
Il drago lentamente si stacca dall’intonaco e prende vita.
In mezzo a tutto quel bianco, quel grigio e quel nero un drago rosso spicca come una macchia sulla neve, però nessuno sembra accorgersi del drago di Matilde che lo cavalca felice fino a quando la sua creatura non cerca di… mangiarsela!
Questo è un silent book, non ci sono parole che raccontano una storia, allora la storia di Matilde la deve raccontare chi lo sfoglia. Ognuno di noi ci vedrà qualcosa di diverso, ognuno di noi racconterà una storia differente, ma cosa avrà voluto dire l’autrice?
Matilde è incuriosita dal lavoro del pittore e decide di “imitarlo” prendendo uno dei suoi pennelli. Però quello è il pennello di un pittore, è intriso della sua arte. Quindi il disegno di Matilde prende immediatamente vita: l’arte è qualcosa di vivo, è l’espressione massima di chi la esercita, e un po’ della sua “magia” rimane racchiusa negli strumenti di lavoro (un po’ come nella bacchetta di un mago).
Però Matilde (anche se ha talento) è ancora piccola per accogliere tutta la meraviglia che è racchiusa in quel pennello e non riesce ad imbrigliare il suo drago! Sarà lo stesso pittore a mostrarle la via.
Non a caso Matilde, il drago e alcuni personaggi nascosti qua e là sono rossi: sono riconoscibili e si staccano dallo sfondo, sono delle macchie nella folla, così chi guarda le immagini capisce immediatamente dove sono gli “artisti” (perché l’arte colora la vita, e non solo di rosso).
Un silent book raffinatissimo che racconta una, dieci, mille storie ed è perfetto proprio per tutti!
H!
(immagine: la copertina del libro e alcune immagini interne – foto dal web)
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