LE COSE CHE… NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRTI PRIMA DEI 10 ANNI
di Alberto Pellai e Barbara Tamborini
De Agostini, 2020
a partire da 10 anni
Quando si è piccoli tante cose non si sanno, o meglio, si sanno ma è meglio non parlarne!
Rimangono lì a galleggiare nell’aria, dietro un sorriso tirato o una battuta, nascoste nel servizio di un telegiornale che usa parole troppo difficili…
Ma come si fa ad affrontare certi argomenti se nessuno ne vuole parlare?
Eppure le domande sono tante, ma le risposte sono poche.
Ed ecco un libro con tutte (o quasi) le risposte alle domande scomode scritto da chi di domande scomode se ne intende: uno psicoterapeuta e una psicopedagogista
che hanno già aiutato moltissimi genitori a muoversi nel difficile mondo dei pre-adolescenti con “L’età dello tsunami” (De Agostini, 2017).
Per diventare grandi bisogna fare tante domande ma spesso sono domande alle quali i grandi cercano di sfuggire.
Perché?
Perché creano imbarazzo, perché sono sgradevoli, perché parlano di argomenti difficili, perché non hanno delle vere e proprie risposte.
E allora bisogna smettere di fare domande?
Certo che no.
Però bisogna sapersi destreggiare nella giungla delle risposte possibili.
Le domande non sono tutte uguali e le risposte possono essere belle, brutte, sincere, precise ma soprattutto senza giudizio.
Questo libro affronta ventidue temi scomodi, ventidue argomenti dei quali non si parla volentieri, però prima o poi vanno affrontati.
A nessuno piace parlare di terrorismo, razzismo e pandemia, ma sono argomenti che sono entrati prepotentemente nel nostro vocabolario quotidiano e bisogna capirli per poterne parlare senza lasciarsi trascinare da notizie sbagliate.
Le informazioni sbagliate spesso arrivano dal mondo virtuale, un mondo senza regole precise dov’è facile perdersi, allora è meglio fermarsi un attimo e fare il punto su cosa sono cyberbullismo, fake news, videogiochi e web star.
La cosa più difficile però è parlare di sé, di come ci si sente senza fare la figura degli “stupidi”. Questo libro insegna una grande lezione: i sentimenti non sono “stupidi”. Essere sensibili, tristi, depressi e diversi fa parte del pacchetto dell’esser vivi: tutti (in momenti diversi) ci sono passati, nessuno è un caso isolato, nessuno è esente dalla sofferenza.
Poi ci sono i discorsi impronunciabili, quelli legati alla sessualità che gli adulti sono bravissimi a sviare…
La storia è sempre la stessa i “piccoli di casa” vanno protetti è meglio che sappiano il più tardi possibile come funziona davvero il mondo, ma non parlare di un argomento non lo fa sparire, lo rende solo più attraente.
Ammettere di non sapere è una grande prova di maturità, spesso anche gli adulti non trovano le parole per spiegare cose che nemmeno loro sono riusciti a capire (nonostante abbiano evidentemente vissuto di più), ed ecco un libro che, con estrema semplicità, affronta ventidue argomenti “ingarbugliati”, da leggere da soli o insieme ad un adulto per imparare a confrontarsi in modo corretto su tante tematiche che possono creare confusione.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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