“La porta sull’acqua”
di Sabrina Colloredo
illustrazioni di Annalisa Beghelli
Carthusia, 2019
(4 – 5 – 6 anni)
Chiara la coniglietta e Orlando il porcospino sono amici.
Chiara è una cantante e Orlando un esploratore, i loro doni arrivano dal fiume che scorre senza fermarsi mai: la voce di Chiara è modulata sullo scorrere dell’acqua, mentre Orlando per le sue esplorazioni ha bisogno delle acque del fiume sempre in movimento.
Un giorno però il fiume comincia a portare meno acqua, diventa giallo e anche un po’ puzzolente.
Inevitabilmente Chiara e Orlando risentono della mancanza dell’acqua cristallina che li accompagna tutti i giorni. Si accorgono presto di che la mancanza del fiume prosciuga anche loro…
I genitori dei due amici sono preoccupati e gli ripetono che tutto prima o poi si aggiusta, ma Chiara e Orlando non vogliono aspettare, vogliono “aggiustare il fiume”.
Decidono così di andare alla foce del fiume per aprire la Grande Porta che ne regola le acque.
Il viaggio è molto lungo e faticoso: senza acqua il paesaggio è inospitale, ma i due amici non si arrendono e arrivano all’immensa porta che regola il deflusso dell’acqua, ma la trovano chiusa.
Scoprono così che Fabia, l’orsetto lavatore guardiano alla porta, ha perso la chiave e decidono di cercarla con lei (anche nella grotta del drago).
Ma non è facile trovare una piccola chiave su una grande montagna…
Una storia coraggiosa che racchiude un grande messaggio: aiutare con la forza di un racconto i bambini che sono affetti da malattia renale.
I tre animali che vivono soprattutto grazie alle acque del fiume, devono trovare il coraggio dentro di sé per compiere la loro missione e aprire la Grande Porta. Ci sono tante prove da superare, ma anche se la strada è lunga vale sempre la pena di percorrerla.
Nelle ultime pagine ci sono delle attività per stimolare i bambini a raccontare la propria vicenda personale attraverso il disegno e la scrittura.
“Questo libro si rivolge ai bambini, ma anche tutti coloro che vogliono guardare in faccia la sofferenza e farne tesoro” (Giuseppe Vanacore, Presidente ANED Onlus).
Il libro è nato per sostenere i progetti di ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus) che da cinquant’anni accompagna i pazienti con nefropatia.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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