LA PAROLACCIA
di Luca Tozzi
illustrazioni di
Pulce Edizioni, 2021
a partire da 4 anni
stampatello maiuscolo
Tao vive in un paese diverso dal nostro e parla un’altra lingua (una lingua davvero buffa).
Un giorno il papà di Tao si schiaccia un dito con un martello e… dalla sua bocca esce una brutta parola: CACASTRUMBO! Una parolaccia.
La parolaccia cade sul pavimento e Tao se la mette in bocca.
Da quel momento CACASTRUMBO rimane imprigionata nella gola di Tao diventa la sua parola preferita, anche se non ne conosce il significato.
All’inizio la parola pronunciata fa ridere gli amici e indignare gli adulti, poi lentamente diventa noiosa, e tutti chiedono a Tao di non pronunciarla più.
Come mai?
Perché la parola ha perso il suo significato “proibito” e anche Tao quando riesce ad ingoiarla capisce che può pronunciare altre parole per sentirsi grande.
Quando i bambini imparano una parolaccia la ripetono all’infinito perché fa ridere i loro amici e non piace agli adulti! Due ottimi motivi per pronunciarla con orgoglio.
Ma per fortuna le parole ripetute alla lunga perdono il loro significato, le parolacce ci mettono un po’ di più, ma poi soccombono sotto il peso di parole più importanti.
Spesso le parolacce vengono pronunciate dai bambini per imitazione o per vedere le reazioni degli adulti e degli amici (meraviglia, divertimento, imbarazzo), così le pronunciano ancora e ancora nel tentativo di ottenere di nuovo quelle reazioni.
La parolaccia può essere uno strumento efficace per attirare l’attenzione e destare scandalo, così i bambini pur non conoscendone il significato la sentono come una “parola magica” con la quale ottenere un preciso effetto.
Questo libro semplicissimo affronta proprio il tema della parolaccia ripetuta per ottenere una reazione (più o meno positiva), ed è una trovata geniale spostare il mondo di Tao in un paese dove si parla una lingua strana, dove la parola più strana di tutte è proprio una parolaccia! Così l’autore si libera della volgarità legata alla parola e riesce a concentrarsi solo sul suo effetto.
Non è mai facile rivolgersi ai bambini affrontando il tema delle parole “sbagliate”, ma questo testo è perfetto per parlare di parolacce senza nominarle mai.
Della stessa serie:
IL POTERE DELLE PAROLE (Pulce Edizioni, 2020).
H!
(immagine: la copertina del libro)
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