JIP E JANNEKE
AMICI PER SEMPRE
di Annie M. G. Smith
illustrazioni di Flep Westendorp
LupoGuido, 2021
a partire da 4 anni
Jip e Janneke sono amici, ma sono amici come soltanto i bambini sanno esserlo!
Sono anche vicini di casa e fanno tutto (ma proprio tutto) insieme.
Questo libro che comincia proprio dal primo incontro fra Jip e Janneke, raccoglie quaranta brevi racconti sulla coppia di piccoli amici nata dalla penna dall’autrice olandese Annie M. G. Smith e ritratta dalla matita di Flep Westendorp.
Il connubio fra le due artiste (che ritroviamo anche nelle avventure di Pluk, pubblicato in Italia da Lupoguido) ricrea un mondo infantile perfetto dove ci sono gli adulti, ma non si vedono quasi mai, perché il punto di vista è sempre quello dei bambini. Un punto di vista esclusivo ma estremamente veritiero: Jip e Janneke non fanno niente di straordinario, non usano la magia, non abitano in un mondo fantastico, non devono sconfiggere un cattivo, ma è come se facessero tutto questo, quando giocano, quando parlano, quando si interrogano su quello che li circonda. Ma sono sempre avventure: piccole avventure che, vissute da dei bambini, diventano enormi e ci coinvolgono, ci ricordano la nostra infanzia dove tutti gli ostacoli si superavano con un salto e non importava quanto fossero alti.
E poi fra queste pagine c’è quella logica spiazzante che hanno solo i bambini, quel sottolineare le cose ovvie senza paura del giudizio, quel trovare risposte semplici a domande molto complicate.
Jip e Janneke diventano amici perché oltrepassano il buco della siepe che separa i loro giardini: un passaggio che li porta in un mondo che appartiene solo a loro, un giorno a casa di Jip e un giorno a casa di Janneke.
Ma quali sono i giochi di Jip e Janneke? Loro giocano alla mamma e al papà, al circo, allo zoo, giocano con la casa delle bambole e con la corda da saltare, inseguono il gelataio, si travestono e fanno a gara a chi mangia più frittelle. E poi litigano, fanno pace e scoprono insieme il mondo, un mondo per loro tutto nuovo e ancora da capire.
Però nulla riesce a scalfire il loro buonumore e le loro giornate che trascorrono tutte diverse un giorno a casa di Jip, un giorno a casa di Janneke.
Un libro scritto nel 1953 (i quaranta racconti autoconclusivi furono pubblicati su un giornale olandese e poi raccolti in un unico volume) che ha ancora molto da dire, perché i bambini settant’anni dopo non sono cambiati. Di sicuro è cambiato il mondo, ma i bambini no, loro sono sempre uguali: esplorano, imparano, si pongono domande, si perdono, si offendono, chiedono scusa e insieme fanno tante cose per la prima volta.
Le illustrazioni sono silhouette tutte nere, dove vediamo solo dei pallini bianchi invece degli occhi dei protagonisti, così non possiamo coglierne l’espressione. Jip e Janneke sono gli unici colorati di nero, spiccano in mezzo alla pagina bianca e ai pochi elementi che li circondano, però per chi li osserva sono incredibilmente realistici, perché i due bambini olandesi potrebbero essere una qualunque coppia di bambini intenta a giocare.
Quaranta racconti da leggere tutti d’un fiato, da spizzicare, o da recitare ad alta voce ai più piccoli, ma anche da proporre a chi comincia a leggere.
In Olanda Jip e Janneke è considerato un classico dei libri per l’infanzia.
Prossimamente:
JIP E JANNEKE, VIENI A GIOCARE? Lupoguido.
H!
www.guidotommasi.it/lupo-guido
(immagine: la copertina del libro)
INSTAGRAM: instagram.com/ilrosicchialibri
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