JACKSON POLLOCK DRIPPING DANCE
di Federica Chezzi e Angela Partenza
illustrazioni di Daniela Goffredo
Maria Pacini Fazzi Editore / Fondazione Ragghianti, 2020
a partire da 9 anni
Jackson Pollock (1912 – 1956) è uno dei più grandi artisti del Novecento e il suo lavoro è il risultato di una grande ricerca artistica durata tutta la vita.
Lo stile di Jackson Pollock si chiama “dripping” dall’inglese “to drip” = sgocciolare ma, grazie a questo libro, scoprirete che quello dell’artista americano non è solo colore sgocciolato sulla tela.
Quando si pensa alle opere di Pollock vengono in mente tante “macchie di colore” ma osservando le sue opere ci si rende conto che quelle macchie sono energia, potenza espressiva, rumore, vibrazioni, bellezza e qualcosa che ancora nessuno prima di lui aveva sperimentato.
Jackson nacque nello stato del Wyoming, nel lontano west, terra di indiani e di cow-boy e la sua infanzia in quel vasto territorio fu piuttosto semplice, fino a quando non si trasferì a New York in una vera scuola d’arte.
Sicuramente aveva talento, ma tutto quello che faceva non gli piaceva, non riusciva nemmeno a scegliere un quadro da spedire alla famiglia: niente era all’altezza di quello che “sentiva” dentro. Eppure i colori e i simboli della sua terra li aveva portati con sé a New York, ma le parole (e le tele) non erano abbastanza grandi per raccontare i suoi “pensieri inconsci”…
Poi finalmente arrivò la svolta: una sua opera venne esposta accanto a quelle di Pablo Picasso in una mostra dove giovani sconosciuti newyorkesi esponevano di fianco ai più grandi artisti europei.
Fu un successo. Non solo perché era stato scelto per una grande mostra, ma anche perché aveva conosciuto la pittrice Lee Krasner che sposerà nel 1945.
Intanto il lavoro di Jackson continuava ad evolversi fino a quando incontrò una ricchissima eccentrica amante dell’arte: Peggy Guggenheim.
Peggy commissionò a Jackson una tela enorme ed è da questa sfida che la sua vita prese una nuova piega: la famosissima Peggy aveva consegnato lo sconosciuto Pollock alla storia.
Jackson Pollock è stato definito in tanti modi (molto diversi fra loro): il” più grande artista dopo Picasso” o il pittore dei “maccheroni pasticciati”. Lo hanno amato e lo hanno odiato, ma pochi sono riusciti a capire cosa c’era davvero dietro le sue gocciolature, pochi hanno compreso la sua danza intorno alla tela (che appoggiava sul pavimento) per coprire ogni spazio col colore da tutti i lati e da tutti i punti di vista.
Ritmo e colore si fondevano nelle sue gocciolature che – come abbiamo detto – gocciolature non erano, ma un nuovo modo di fare arte. Le gocce di Pollock non rappresentavano il caos, ma un preciso disordine organizzato.
Un albo illustrato straordinario, scritto da una storica dell’arte, che accompagna il lettore dentro la storia personale ed artistica di Jackson Pollock, per far conoscere anche ai ragazzi questo straordinario pittore americano. Una curiosità: le illustrazioni di Daniela Goffredo sono realizzate con pochi colori: giallo, blu, rosso e nero, gli stessi colori che Jackson Pollock ha usato per realizzare l’opera “Summertime” nel 1948.
Un viaggio fatto di colori ma anche di riproduzioni dei quadri di Pollock di cui si parla nel libro per capire come l’artista è arrivato a concepire le sue opere.
Alla fine del libro troverete l’elenco dei musei dove sono esposte le opere di Pollock.
H!
www.pacinifazzi.it/
(immagine: la copertina del libro)
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