IL TRENO DELLE PAROLE
di Lorenza Farina
illustrazioni di Sergio Masala
Il ciliegio, 2020
stampatello maiuscolo
a partire da 5 anni
E se la grammatica fosse… un treno?
Sarebbe un Treno delle Parole, proprio come quello su cui sale Lorenzo, un bambino di sei anni a cui piace andare a scuola e ogni giorno apre il suo libro preferito pieno di parole strane e sconosciute.
Poi comincia a leggere e segue le righe del racconto come se fossero rotaie e comincia il suo viaggio sul Treno delle Parole.
Le righe stampate proprio come le rotaie vanno sempre dritte, ma sono irte di ostacoli: punti, virgole, punti esclamativi che sono come semafori che rallentano o fermano il treno.
Però quante parole nuove aspettano Lorenzo lungo il percorso, e tutte sono pronte a salire sui vagoni.
Alcune parole sono belle come PETALO, BOLLA, FIOCCO e BATUFFOLO, altre invece sono un pochino più difficili perché composte da tante lettere che insieme producono uno strano suono, e sono difficili da ricordare.
Così Lorenzo può imbattersi in un GHIro GHIotto, ma anche in un GIocoliere che GIoca con le sillabe, però quando il treno finisce in uno stagno pieno d’aCQua il bambino con tutte quelle CQ rischia di affondare (il CQ non è facile da navigare, soprattutto con un treno)!
Per fortuna arriva un punto e virgola che aiuta Lorenzo ad uscire da quella fanghiGLIa.
Intanto sui vagoni continuano a salire parole dai suoni buffi che contengono le sillabe CI, CE, CHI, CHE, GNO, GNA, GNE…
Che trambusto!
Eppure Lorenzo da quando ha cominciato il suo viaggio sul Treno delle Parole sta imparando moltissimo e, dopo un punto esclamativo, il treno si ferma perché è arrivato alla stazione FINE.
Ogni volta che un bambino si avvicina ad un testo scritto un Treno delle Parole è pronto a partire: un’avventura su rotaie (le righe del testo) che possono portare ovunque, dalla grammatica, alla conoscenza, alla fantasia.
Però non è un viaggio facile quello del Treno delle Parole, è pieno di insidie e trabocchetti nascosti nella nostra lingua, ostacoli che quando devono essere letti o scritti danno qualche grattacapo.
Ma è sempre meraviglioso viaggiare fra le parole e, quando si approda all’ultima stazione, si arriva sempre più ricchi di quando si è partiti.
Il Treno delle Parole è una splendida metafora sulla lettura, un viaggio che può ricominciare sempre, ogni volta che si apre un libro, ogni volta che un bambino apre un libro!
Un albo illustrato in stampatello maiuscolo che accompagna il lettore (appunto) in un mondo fatto di parole, suoni, lettere e punteggiatura che si possono “vedere” e ospitare sul proprio personale Treno delle Parole.
Da leggere da soli come prima lettura in stampatello, oppure insieme alla maestra per visualizzare tutti insieme fino dove può arrivare il Treno delle Parole (e magari disegnarlo in classe).
Dal 12 novembre in libreria.
H!
www.edizioniilciliegio.com/
(immagine: la copertina del libro)
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