🐭 IL TESCHIO / (RACCONTO POPOLARE TIROLESE) / di Jon Klassen / traduzione di Greta Poli ZOOlibri – https://www.zoolibri.com/ 2023 / a partire da 5 anni 🐭
“Una notte,
nel cuore della notte,
mentre tutti dormivano,
Otilla finalmente scappò.”
![](https://rosicchialibri.it/wp-content/uploads/2023/10/teschio_rosicchialibri.jpg)
Otilla scappa nel bosco fino a quando non si trova davanti ad una casa molto grande e molto vecchia. Prova ad aprire la porta, ma è chiusa, così un teschio si affaccia alla finestra e le promette di aprirle la porta se lei poi lo porterà in braccio (perché fa molta fatica a rotolare).
Otilla accetta e il teschio, dopo aver aperto la porta, accompagna la ragazza a visitare la casa.
La casa è una villa molto grande e davvero molto vecchia della quale si percepisce un passato importante, anche se adesso è vuota -o meglio- è abitata solo dal teschio.
Il teschio però è un ottimo padrone di casa, infatti mostra tutte le stanze a Otilla (anche la sala da ballo e la prigione con il pozzo senza fondo), poi si fa aiutare a raccogliere qualche pera sui rami più alti di un albero e a preparare il tè.
Tutto l’ambiente trasuda malinconia (accentuata anche dal color marrone-tabacco che domina le illustrazioni) di un ricco passato di cui sono rimasti solo i muri, un albero di pere e… qualche osso!
Man mano che conversano (anche perché la ragazza fa un sacco di domande) si capisce che il teschio e Otilla hanno entrambi un vissuto di cui non parlano volentieri, ma in questa storia è il presente che conta: nessuno dei due vuole rimanere solo.
L’atmosfera cupa, malinconica e delicata del racconto si anima quando il teschio rivela alla ragazza la sua più grande paura, ma anche che non sono gli unici due ospiti nella vecchia grande casa…
![](https://rosicchialibri.it/wp-content/uploads/2023/10/387730623_845156750943876_5404158593172757848_n-720x900.jpg)
Otilla però non si perde d’animo, è fermamente decisa ad aiutare il teschio a chiudere i conti con i suoi “fantasmi”, così anche lei riuscirà a lasciarsi il passato alle spalle.
Suspense e folclore (come le maschere tradizionali tirolesi) si mescolano in una storia solo apparentemente cupa in parte riscritta e in parte inventata dall’autore canadese Jon Klassen.
Alla fine del libro troverete proprio un commento dell’autore che racconta come ha conosciuto la storia di Otilla e del teschio. E’ una storia che ha incontrato in una biblioteca in Alaska poi, passato qualche tempo, chissà come ha desiderato rileggerla, ma le parole del libro e quello che era rimasto nella sua memoria non coincidevano!
Come mai? Ecco che allora Jon Klassen propone un “gioco” ai suoi lettori: siete davvero sicuri che le storie che avete letto siano scritte esattamente come le ricordate?
H!
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