“Il Signor Fortunato”
di Daniele Movarelli
illustrazioni di Alice Coppini
Giralangolo, 2018
(4 – 5 – 6 anni)
“IL Signor Fortunato aveva tante cose…”.
Ma quanto era fortunato il Signor Fortunato? Aveva una grande casa piena zeppa di qualsiasi cosa: mobili antichi, opere d’arte, vasi cinesi, statue d’oro. Una cantina enorme con un impianto sciistico e una soffitta immensa con una giungla tropicale. E poi in giardino c’erano un vero zoo, una ruota panoramica, un ottovolante e un razzo per andare su Marte.
E se voleva viaggiare aveva centinaia di mezzi di trasporto: aerei, mongolfiere, un sommergibile e una fiammante auto sportiva che guidava sempre.
Era proprio fortunato il signor Fortunato!
Eppure un giorno che era uscito con la sua auto e, non potendo tornare a casa, si addormentò su un prato, ma il giorno seguente non era più lui: un enorme guscio di chiocciola gli era spuntato sulla schiena!
Un bel problema, il Signor Fortunato da qual momento non riuscì più a fare nulla con l’ingombro del guscio, nemmeno ad entrare nella sua meravigliosa villa, neppure i dottori erano in grado di curarlo… cosa poteva fare?
Ma era davvero così fortunato il Signor Fortunato? Non gli mancava proprio nulla? Oppure aveva così tante cose da perdere di vista se stesso? Guardando il mondo con gli occhi da uomo-chiocciola il Signor Fortunato vide tutto con occhi nuovi: le persone erano reali, erano vive, non erano oggetti inanimati, erano fatte di emozioni, non di metalli preziosi…
Un libro che fa riflettere sull’essere e l’avere. Quanto è importante essere e quanto è importante avere? Sono due verbi, due “concetti” distanti, ma spesso li vediamo uniti: essere significa avere qualcosa che dice chi sei? Sono gli oggetti a definirci?
Il Signor Fortunato per capirlo aveva bisogno di un “guscio” (l’unica cosa che ancora non possedeva).
Un libro che fa pensare che cosa vuol dire essere “fortunati”, una splendida storia per ritrovare se stessi.
H!
www.edt.it/giralangolo
(immagine: la copertina del libro)
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