IL MOSTRO DI MARY
COME MARY SHELLEY HA CREATO FRANKENSTEIN
di Lynn Fulton
illustrazioni di Felicita Sala
Splen Edizioni, 2020
a partire da 7 anni
Era una notte buia e tempestosa…
Con questo incipit incominciano molte storie di mostri e fantasmi, ma questa è una storia vera: la storia di una giovane ragazza che, affascinata dalle scoperte del suo tempo, si pone la domanda che scienziati e filosofi si nono posti per secoli: si può creare la vita?
La giovane ragazza si chiama Mary Shelley e vuole diventare una scrittrice, vuole entrare nella storia!
Tutto comincia con un gruppo di amici che in una notte buia e tempestosa (appunto) in una casa sul lago di Ginevra decidono di scrivere una storia di fantasmi per poi eleggere la migliore.
Ognuno si cimenta con una storia spaventosa, ma Mary non ha ancora scritto nulla: le serve un’idea…
Facciamo un passo indietro e scopriamo che la mamma di Mary era una rivoluzionaria, aveva scritto saggi che ponevano le donne allo stesso livello degli uomini, parole che all’inizio del 1800 erano considerate “oscene”. Mary decide di raccogliere quell’eredità, di dimostrare che una donna vale quanto un uomo, e lo vuole fare diventando una scrittrice.
L’epoca in cui viveva Mary era un’epoca piena di fermento, molti scienziati facevano esperimenti con l’elettricità (galvanismo) perché si illudevano di ricreare la vita.
Ed ecco l’idea che Mary stava cercando: cosa succederebbe alla materia inerte una volta che gli venisse ridata la vita? Come sarebbe una creatura riportata in vita? Come sarebbe essere quella creatura?
L’intuizione di Mary la porta a scrivere prima dei vent’anni quello che è considerato uno dei più grandi classici dell’orrore di tutti i tempi: “Frankenstein o il moderno Prometeo” (la seconda parte del titolo è decaduta a favore del nome che provoca un brivido sono a pronunciarlo: Frankenstein).
La prima edizione di Frankenstein venne pubblicata nel 1818 quando Mary Shelley aveva vent’anni.
Inutile dire che il libro in poco tempo divenne famoso in tutta l’Inghilterra non solo per l’argomento trattato (ricreare la vita scavalcando le leggi imposte dalla natura), ma anche perché era stato scritto da una ragazza!
Un mostro quindi, ma non un fantasma o un vampiro, qualcosa che doveva essere morto ma viene strappato dalla tomba da uno scienziato visionario che vuole di “andare oltre”. Un mostro che un vero mostro non è (il mostro di Frankenstein nel libro è diverso dall’immaginario cinematografico), ma una creatura innocente che diventa un assassino quando si scontra con l’odio e il pregiudizio.
Il romanzo di Mary non è una “storia di paura” qualsiasi è qualcosa di più, lei usa le scoperte scientifiche per esplorare l’animo umano da un punto di vista differente e cerca di rispondere al quesito che ancora oggi ci poniamo: quanto è giusto stravolgere le leggi della natura?
Un elegante albo illustrato per conoscere una donna dell’Ottocento straordinariamente moderna e comprendere più da vicino come nasce un capolavoro letterario.
H!
www.splen.it/
(immagine: la copertina del libro)
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