“Il gelataio Tirelli – Giusto tra le Nazioni”
di Tamar Meir
illustrazioni di Yael Albert
Gallucci Editore, 2018
(5 – 6 anni)
Una gelateria? A Budapest? Negli anni Trenta?
Eppure Francesco Tirelli, dopo aver passato la sua infanzia a Venezia a mangiare il gelato dello zio (Carlo Tirelli), ed essersi trasferito a Budapest decise di aprire la sua gelateria, in fondo lui il gelato ce l’aveva in testa!
Tutti gli consigliarono di lasciar perdere, chi avrebbe mangiato il gelato a Budapest? C’erano così tanti prodotti tipici…
Ma Francesco non si arrese e aprì la sua gelateria che presto divenne famosa in tutta la città.
Nocciola, limone, fragola, cannella, cioccolato e crema appassionarono gli ungheresi, e gli affari per Francesco procedevano veramente bene, aveva tanti amici fra i suoi clienti, soprattutto il piccolo Peter, che gli ricordava un po’ la sua infanzia a Venezia, quando aveva la sua età.
Poi però arrivò la guerra, la gente divenne triste e smise di mangiare gelato.
Francesco era tranquillo, lui era italiano, gli ungheresi rispettavano gli italiani, ma i suoi vicini erano ebrei, cosa sarebbe stato di loro?
Qualcuno doveva fare qualcosa.
Qualcuno doveva nasconderli.
Quel qualcuno era lui.
Così Francesco mise in piedi una rete di nascondigli per accogliere i suoi amici/clienti in tutta Budapest e risparmiarli dal rastrellamento, il retro della sua gelateria, che d’inverno era chiusa, divenne uno dei nascondigli. Così facendo Francesco salvò anche la famiglia di Peter.
L’inverno lasciò spazio alla primavera e, finalmente, la guerra finì, così le persone salvate dalla deportazione da Francesco poterono tornare alla loro vita.
Questa è una storia vera. Nel 2008, su richiesta di Isacco Peter Meir (il giovane Peter appassionato di gelato) che si era nascosto con la sua famiglia nel retrobottega della gelateria, Francesco Tirelli è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni”. Questa onorificenza viene data a tutte le donne e gli uomini non ebrei che durante la Seconda Guerra Mondiale si sono adoperati per salvare anche un solo ebreo dal genocidio.
L’autrice del libro, Tamar Meir, è la nuora di Isacco Peter Meir.
H!
(immagine: la copertina del libro)
www.galluccieditore.com
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