“Il filo invisibile vol. 1”
“Il filo invisibile vol. 2”
di Ivana & Gradimir Smudja
Kleiner Flug, 2019
(a partire da 10 anni)
graphic novel
Che cos’è un filo?
Spesso lo si usa come metafora per “rammendare” una conversazione (il filo del discorso), altre volte si cita per spiegare un sussurro (con un filo di voce), può essere l’allegoria una situazione precaria (stare appesi ad un filo), magari serve quando si corteggia la persona amata (fare il filo), oppure è il collegamento privilegiato con qualcuno (filo diretto), in questo caso il nostro FILO INVISIBILE è una linea temporale che unisce gli artisti nel grande gomitolo della storia dell’arte.
Luna e il gatto Vincent (un gatto antropomorfo) inciampano in un filo rosso e cadono in una grotta, ma quella che hanno appena scoperto non è una grotta qualsiasi, è una delle grotte di Lescaux (praticamente la Cappella Sistina della preistoria) dove un uomo è intento a disegnare un uro: sono tornati indietro nel tempo di 15.000 anni!
Dopo i primi momento di smarrimento i due compagni di viaggio decidono di seguire il filo rosso che li condotti fino lì, ma non immaginano ancora dove li porterà.
Dalla la preistoria finiscono nel Rinascimento, dove conoscono i due più grandi artisti italiani: Leonardo da Vinci (a Milano) mentre dipinge il Cenacolo e Michelangelo Buonarroti (a Roma) sull’impalcatura della Cappella Sistina. Sempre seguendo il filo saltano poi in Germania, in Francia, in Spagna, in Olanda e conoscono Albrecht Durer e i suoi demoni (in realtà uno solo a forma di coniglio), Brueghel alle prese con una surreale Torre di Babele, Pieter Paul Rubens e la Santa Inquisizione, Diego Velazquez impegnato con la sua amante, conoscendo infine anche a Rembrandt e Vermeer. Alla corte del Re Sole però si chiude il primo volume (non prima di mostrare una perfetta linea temporale fra gli artisti del Rinascimento e del Barocco, sempre elegantemente sottolineata dal filo rosso).
Il secondo volume si apre mentre Luna e Vincent sono ancora a Versailles e vengono di nuovo catapultati nella storia dell’arte grazie alle parole di Luigi XIV che gli illustra la vita di corte e gli presenta Antoine Watteau.
Ma Luna e Vincent non possono fermarsi in Francia, il filo li conduce nuovamente in Spagna a conoscere l’opera tormentata (molto tormentata) di Francisco Goya.
Dalla Spagna di Goya alla Francia della Rivoluzione francese il passo sembra breve, ma dopo aver conosciuto il giacobino Marat (e Jaques-Lous David) il filo li porta in Inghilterra a vedere come sono stati realizzati i paesaggi marini di William Turner.
Un tuffo in mare dopo un naufragio poi non può che trascinare i due viaggiatori del tempo nella Grande onda di Hokusai che prende vita sotto i pennelli del maestro giapponese.
Quindi non possono mancare i grandi maestri dell’Impressionismo e l’immancabile (e sfortunato) Van Gogh.
Finalmente il filo conduce Luna e Vincent nel Novecento dove vengono investiti (letteralmente) dal Surrealismo e dall’opera cubista di Pablo Picasso, per tornare insieme a lui dove tutto è cominciato: alle grotte di Lescaux, perché l’arte è così, per andare avanti ha bisogno di tornare indietro…
E’ stato tutto un sogno? Oppure è successo veramente?
Una splendida graphic novel in due volumi che ripercorre praticamente tutta storia dell’arte toccando i punti più salienti della storia e gli artisti più significativi (ognuno con la sua scheda), il tutto rappresentato da splendidi acquerelli che riproducono fedelmente (e splendidamente) grandi opere, costumi, ritratti e architetture.
Una lettura perfetta per chi ama l’arte in tutte le sue sfaccettature, ma anche due volumi preziosi da collezionare e da usare come “punto di partenza” per approfondire il grande patrimonio artistico che i maestri ci hanno lasciato.
H!
www.kleinerflug.com/
(immagine: la copertina del libro)
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