GIU’ NEL BLU
di Gianumberto Accinelli
illustrazioni di Giulia Zaffaroni
Nomos Edizioni, 2021
a partire da 7 anni
Un libro tutto blu dal grande formato che si sfoglia come un taccuino.
Un viaggio straordinario (e splendidamente illustrato) dalla superficie fino alle oscure profondità degli abissi marini.
Gli animali, le piante e le curiosità non sono elencati per latitudine ma a quanto riescono a scendere sotto il livello del mare, perché questo libro porta il lettore sempre più giù con una scala numerica che indica i metri sul lato sinistro.
Scopriamo così che le profondità marine sono divise in cinque “zone” (l’ho scoperto anche io, non lo sapevo!) in base ai metri di profondità: zona epipelagica, zona mesopelagica, zona batipelagica, zona abissopelagica e zona adopelagica. Ad ogni profondità corrispondono animali incredibili che via via ci vengono presentati dagli autori.
Si parte quindi dall’azzurro limpido della zona epipelagica (0 metri, livello del mare) per giungere al nero cupo della zona adopelagica (10920 metri di profondità) dove i raggi del sole non riescono ad arrivare.
Un libro che permette di immergersi (anche se solo con gli occhi) per vedere un oceano di creature bizzarre che popolano i mari e gli oceani di tutto il mondo.
Ogni zona ha la sua pagina introduttiva e poi, lentamente, si comincia a scendere: si parte con i mammiferi che nuotano a meno di 200 metri di profondità, nella parte del mare più ricca di organismi viventi, come gli orsi polari, le foche, le orche, i lamantini e i leoni marini, ma anche i pesci “azzurri” e qualche squalo amano le acque trasparenti attraversate dai raggi del sole. Sono zone dove proliferano le piante acquatiche che sono interconnesse con tutte le piante sul nostro pianeta e fanno la loro la fotosintesi, importantissima per mantenere il ciclo vitale anche in acqua.
Incredibile a dirsi ma un uccello riesce ad immergersi fino a 600 metri. Quale? Il pinguino imperatore! Il suo corpo idrodinamico e le grosse zampe sono perfetti per scivolare in acqua, ed è un campione di apnea, perché riesce a trattenere il fiato per trenta minuti. Il record del pinguino imperatore è incredibile se lo paragoniamo a quello dell’uomo che (senza macchinari) riesce ad immergersi alla profondità massima di poco più di 300 metri.
Man mano che scendiamo i colori diventano cupi, l’oscurità avanza e le creature si fanno ancora più strane e, anche se tonni, delfini e pesci spada siamo abituati a vederli, il celacanto è una rarità, arriva direttamente da milioni di anni nel passato e da lui discendono tutti quei pesci che sono usciti dall’acqua per popolare la terra. Un fossile vivente che se ne sta volentieri nelle profondità marine.
Poi scendiamo ancora e incontriamo meduse, polpi, balene, serpenti di mare e calamari giganti.
Ma cosa c’è dove l’acqua è un muro buio e senza fine? C’è l’abisso (dal greco: “senza fondo”), una parola che da sola evoca qualcosa di spaventoso, dove piccoli esseri gelatinosi e bioluminescenti vivono in un silenzio irreale.
Poi si scende ancora e si va oltre il corrispettivo marino del Monte Everest, un’altezza capovolta che supera i 10000 metri (la Fossa delle Marianne).
Mentre sfogliamo il libro gli autori ci invitano ad osservare la biodiversità, ci avvertono dei pericoli che minacciano il mare e gli oceani e ci costringono a pensare che tutta questa meraviglia non è eterna (anche se immensa!) e va preservata.
Un albo illustrato che ci offre un viaggio spettacolare nelle profondità del nostro pianeta.
Uno spaccato preciso sulla grande biodiversità presente nella parte “liquida” del mondo.
H!
(immagine: la copertina del libro)
Lascia un commento