“Giotto”
di Claudia Tulifero e Francesco Frongia
Kleiner Flug, 2017
(a partire da 9 anni)
ghraphic novel
Giotto di Bondone (1267 – 1337) fu un grande pittore e architetto italiano, ma la storia ce l’ha consegnato come colui che era in grado di disegnare un cerchio perfetto senza usare il compasso!
Quando pensiamo all’opera di Giotto comunque le prime immagini che ci vengono in mente sono sempre gli affreschi della Basilica Superiore di Assisi e della cappella degli Scrovegni a Padova, ma ci sono anche due cappelle in Santa Croce a Firenze che portano la sua firma: la cappella Peruzzi e la cappella Bardi.
In questa splendida graphic novel, volutamente illustrata con delle parti in bianco e nero e delle parti a colori, possiamo seguire passo passo l’opera del maestro (e dei suoi allievi) mentre dipinge le straordinarie architetture e i gruppi di personaggi nella cappella Bardi.
Giotto ormai era famoso in tuta Italia, aveva lavorato per grandi commissioni ed era oberato di lavoro. Contemporaneamente alla cappella in Santa Croce stava anche ultimando un polittico in tempera e oro con la Madonna il Bambino e i Santi.
I tempi stretti e i debiti da saldare non smuovevano però il fiero senso del dovere dell’artista che -puntualmente- ogni giorno controllava che tutto fosse stato fatto secondo le sue direttive prima di cominciare a dipingere.
Così il libro ci mostra tutte le difficoltà della tecnica ad affresco e i passaggi precisi da compiere, uno dopo l’altro, prima di appoggiare il pennello sull’intonaco ancora umido perché poi (asciugandosi) diventi un tutt’uno con il colore.
Un libro in bianco e nero, come dicevamo, che si colora dove gli affreschi prendono vita, dove le storie di San Francesco vengono raccontate ancora una volta, ma questa volta da una mano più matura che ormai ha preso confidenza con lo spazio e con quel primo accenno di prospettiva che distribuisce correttamente uomini e oggetti nella scenografia pittorica.
Il bianco e nero parla il linguaggio del fumetto, ma i colori sono quelli degli affreschi (e anche le pennellate), due arti che si incontrano per descrivere l’opera di un grande artista.
Un racconto a fumetti che non dimentica di mostrarci tutta la storia, anche quella raccontata dagli affreschi stessi i quali interagiscono col cane che accompagna il pittore dappertutto, proprio come San Francesco era accompagnato da un lupo.
Giotto è stato sicuramente l’artista medievale che ha saputo traghettare un modo “teatrale” di fare arte che avrà il suo apice nel Rinascimento prima e nel Barocco poi.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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