“Gelo d’autunno a Quieta Radura”
di Clelia Canè
Lavieri, 2018
(3 – 4 – 5 anni)
“L’autunno aveva già tinto di giallo il bosco di Quieta Radura…”.
L’aria sta diventando frizzante e le foglie “croccanti”, ogni piccolo abitante del bosco si prepara per l’inverno a modo suo.
C’è chi fa le conserve, chi cuce cappotti e coperte, chi sorseggia tè e biscotti…
Però l’inverno arriva con largo anticipo a Quieta Radura e qualcuno si è già ammalato! Si tratta dei cuccioli dei signori Tappalatoppa; Pratolina, Mollichina e Crostino, tre piccoli topolini molto, molto raffreddati, e non sono gli unici.
Occorre chiamare il dottore.
Però il dottore non risponde, come mai? Le famiglie Tappalatoppa, Pollicini e Pepemoscato vanno al Rifugio dell’Ammalato e scoprono che anche il dottore ha il raffreddore!
E adesso?
Tutti quanti si prendono cura del topolino dottore che alla fine gli dà la ricetta perfetta per curare i loro piccoli.
Una tenerissima storia del sottobosco che ricorda molto le atmosfere di Boscodirovo di Jill Barklem (1951 – 2017). Quieta Radura è una piccola comunità di topolini che parla in rima e affronta i cambiamenti delle stagioni.
Tondi, paffuti e vestiti con stoffe patchwork le famiglie di Quieta Radura vivono nei tronchi degli alberi in piccole case perfettamente arredate, indossano minuscoli cappelli e sorseggiano tè davanti al fuoco.
Clelia Canè ha creato il mondo di Quieta Radura nel 2007. E’ un’educatrice, una naturalista e un’esperta di “home living” (rigorosamente in stile british).
Una piccola fiaba dal sapore inglese, ma tutta italiana.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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