“Basta un ciao”
di Jack & Michael Foreman
Pulce Edizioni, 2019
(a partire da 4 anni)
stampatello maiuscolo
Certe volte basta un CIAO!
Non è difficile, è una parola di quattro lettere, facile da pronunciare, divertente da dire…
Certe volte basta un CIAO per sconfiggere la solitudine e imparare ad includere gli altri.
Un cane vaga sa solo in mezzo al nulla, è senza amici, senza casa, ma poi incontra un gruppo di ragazzi che giocano con la palla e comincia a giocare con loro.
Un ragazzo è da solo in mezzo al nulla, è stato escluso dal gruppo di ragazzi che giocano con il cane. L’unico escluso di un grande gruppo.
Si sente allontanato, solo, senza amici, ma perché hanno escluso solo lui? Perché proprio lui?
I ragazzi che giocano sono ai margini di una grande città (di cui intravediamo solo la skyline) e pochi tratti neri e azzurri ci catapultano in due solitudini diverse: quella del cane e quella del bambino. Entrambi si chiedono come mai la solitudine sia toccata proprio a loro.
Non è giusto.
Nessuno dovrebbe stare da solo.
Eppure è così facile… certe volte basta un CIAO.
Un albo illustrato che con poche, semplici linee riesce ad esprimere tutta la solitudine che traspare dal cane e dal bambino. Nello spazio bianco della pagina le due solitudini sono ancora più grandi, ma presto verranno abbracciate con una sola parola: CIAO.
Il libro perfetto per parlare di inclusione e di empatia, un testo semplice che presenta tanti livelli di lettura (e non perdetevi all’interno della copertina la parola CIAO! scritta in tutte le lingue).
H!
(immagine: la copertina del libro)
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