BABBAU’
di Giorgio Volpe
illustrazioni di Paolo Proietti
Edizioni Theoria, 2019
a partire da 4 anni
stampatello maiuscolo
La paura della paura può fare paura, se poi la paura si chiama Babbaù…
Ma chi è Babbaù? Cos’è Babbaù?
Perché il suo nome appare sempre quando Tommaso comincia a divertirsi? La mamma gli dice “Arriva Babbaù e ti porta via” ogni volta sul più bello.
Succede sempre: quando Tommaso vorrebbe inoltrarsi nel bosco, quando vorrebbe nuotare lontano, quando esagera con i dolci, quando gli piacerebbe raccogliere i funghi colorati…
Non si può fare! Altrimenti arriva il Babbaù.
Eppure il Babbaù non arriva mai.
Tommaso lo vuole vedere, vuol vedere questa cosa terribile.
Ma se non lo vede vuol dire che non esiste? Può esistere qualcosa (o qualcuno) che non si vede?
Eppure il Babbaù c’è e lo osserva, lo segue, compare fra le pagine sotto forma di dettaglio nascosto o di colore azzurro polvere… sì perché il Babbaù è proprio azzurro.
Poi una mattina, la mattina del primo giorno di scuola, Tommaso viene svegliato da un solletico ai piedi e la sua paura è proprio lì davanti a lui…
Il Babbaù è alto, tutto azzurro e con delle “corna” ramificate, le braccia lunghe, le dita lunghissime, tanto pelo morbido e in fondo alla schiena gli spunta anche una piccola coda.
E adesso?
Come si affronta un Babbaù?
Come si affronta la paura?
La paura di chi poi? Di Tommaso? O della sua mamma?
E se invece la paura si potesse accogliere?
La paura è utile perché ci protegge dalle azioni sbagliate. Avere paura vuol dire non infilarsi in situazioni pericolose, ma com’è fatta questa paura? Ha un volto? Ha un corpo? Ha forse un colore? Certo la paura è blu… ma poi, fa davvero paura?
Il delicatissimo albo illustrato di Giorgio Volpe e Paolo Proietti risponde proprio a tutte queste domande. Una poesia di parole e immagini che affrontano le paure di Tommaso e della sua mamma che ogni volta lo spaventa con la promessa della venuta del Babbaù per impedirgli di buttarsi in situazioni potenzialmente pericolose.
Poi Tommaso cresce ed è pronto ad incontrare il Babbaù.
Ma la paura deve avere un volto, e chi l’ha detto che deve essere un volto brutto e aggressivo? Forse la paura ha gli occhi pieni di meraviglia del Babbaù.
Un libro tutto azzurro dove perdersi, per ritrovarsi un po’ più coraggiosi.
H!
edizionitheoria.it/
(immagine: la copertina del libro)
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