🐭 UNA CAGNOLINA NON VOLA MICA / di Mariano Sabatini / illustrazioni di Giorgia Farnesi / Chiaredizioni, 2021 / a partire da 9 anni 🐭
Eimì (che in greco antico significa “io sono”) è una cagnolina bianca come il latte che, dal momento della sua nascita, racconta la sua esperienza con il mondo umano.
Appena nata Eimì ha pochissimo tempo per rendersi conto di far parte di una cucciolata e gustare il latte di sua madre poi, insieme ai suoi fratelli, viene messa in un sacco di plastica nero e “buttata” nella spazzatura.
Non è certo una l’accoglienza che si aspetta un cucciolo!
Per fortuna, prima che i ratti si organizzino, qualcuno sente uggiolare e la cucciolata viene portata al sicuro a casa di Letizia, una studentessa universitaria che vuole diventare giornalista.
Il veterinario Angelo si occupa delle prime cure e presto Eimì e i suoi fratelli recuperano le forze e cominciano a crescere.
Poi, come spesso accade, la cucciolata viene divisa e ogni cagnolino lascia la casa di Letizia per raggiungere il suo proprietario.
Così Eimì, dopo un lungo viaggio incontra Marco, l’umano che diventerà il suo padrone (e viceversa!).
A casa di Marco ci sono anche Sara e Federica e con loro la cagnolina per la prima volta si sente amata.
Cominciano così le prime esplorazioni, le prime pipì sul pavimento, i primi rimproveri e poi Eimì impara a perdersi guardando fuori dalla finestra il cielo solcato dagli uccelli, mentre cerca di immaginarsi con le ali per andare ovunque. Ma “Una cagnolina non vola mica” le ripete sempre Marco, chissà perché.
Piano piano Eimì prende confidenza con il mondo, gli esseri umani, gli animali e tutti gli odori che accarezzano il suo naso. La sua vita è meravigliosa ed è proprio il cane più felice del mondo… fino all’arrivo di Potter!
Una storia vissuta con l’ingenuità di un cucciolo che si affaccia alla vita e cerca di dare un nome e un senso a tutto quello che lo circonda.
Un piccolo romanzo, dalle illustrazioni color pastello, su una cagnolina destinata alla spazzatura che affronta tanti ostacoli prima di diventare il cane di Marco.
Alla fine Eimì impara che grazie all’amore si arriva lontano e -ogni tanto- si può anche “volare”.
H!
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