🐭 UN RIFUGIO DENTRO DI ME / di Anne Booth / illustrazioni di David Litchfield / traduzione di Valentina Bonaguro / Sassi Junior, 2022 / a partire da 5 anni 🐭
“Tristezza è venuta a trovarmi, e così ho deciso di crearle un rifugio”.
Ma com’è fatta Tristezza’?
Ha la forma di un uovo allungato ed è colorata con tratti nervosi color pastello.
Ha due gambe sottili e così anche le braccia: lasciate un po’ al caso come i contorni sfumati di quello che rappresenta.
Ma il bambino di questa storia non sembra curarsi del suo aspetto, invece si preoccupa di proteggerla, come qualcosa di prezioso. Si sincera che sia al sicuro, che possa correre (o stare ferma), che possa sdraiarsi, che possa fare rumore o stare in silenzio, che sia illuminata dal sole, ma anche dalla luna e dalle stelle…
Tristezza deve avere un posto sicuro per l’inverno, un rifugio rigoglioso in primavera, ombreggiato in estate e perfetto per guardare le foglie durante l’autunno
Tristezza può avere tutto quello di cui ha bisogno.
Deve avere tutto quello di cui ha bisogno!
Perché Tristezza è preziosa e va tenuta al sicuro.
Una storia che è una delicatissima allegoria per parlare della tristezza. Un sentimento dai contorni un po’ pasticciati, con un piccolo cuore sbiadito, che va protetto e coccolato, perché senza la Tristezza non si potrebbero apprezzare i momenti straordinari che la vita ci regala.
Il saggio bambino di questa storia non ha paura del suo sentimento, ma si adopera per creargli un giaciglio confortevole e (ogni tanto) lo va a trovare.
E’ vero che così Tristezza rimane relegata in un posto preciso, ma il bambino sa già che capiteranno quei giorni dove si prenderanno per mano e guarderanno il mondo insieme.
Anche ai bambini capita di essere tristi. La tristezza è un sentimento prorompente che arriva all’improvviso e spegne ogni entusiasmo, ma è sufficiente trovare “un rifugio sicuro” dove accoglierla e lei si lascerà addomesticare…
H!
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