UN CANTO DI NATALE
di Charles Dickens
illustrazioni di Francesca Dell’Orto
Edizioni Arka, 2020
(a partire da 9 anni)
Il capolavoro Natalizio di Charles Dickens (“A Christmas Carol”) in una nuova preziosa versione illustrata dalla splendida mano di Francesca Dell’Orto.
Un taglio diverso, decisamente più moderno, per un libro che è la rappresentazione universale dello spirito natalizio.
L’arido Ebenezer Scrooge (sia nel fisico che nel carattere) è raffigurato con toni freddi e un vestito rattoppato con una moltitudine di dettagli e colori che caratterizzano il lavoro dell’illustratrice.
Il bianco e il blu accompagnano l’avaro per tutta la storia: l’incontro con Marley, l’avventura con i tre spiriti e i risvegli confusi nella sua casa vuota, solo alla fine i colori diventeranno caldi e accoglienti, cioè solo quando l’avaro avrà compreso il vero significato del Natale.
Il libro di Charles Dickens uscì per la prima volta il 18 dicembre 1843 e fu una vera e propria critica alla società dell’epoca. E’ la storia di una conversione, di un profondo cambiamento, di un viaggio dentro la povertà da un punto di vista privilegiato, quello di un uomo che non è povero, ma e disprezza i meno abbienti perché secondo lui si “meritano” la miseria.
Dopo il 1843 sono uscite molte versioni della storia e moltissimi artisti si sono cimentati con la raffigurazione di Ebenezer Srooge “duro e spigoloso come una pietra focaia”, la personificazione stessa dell’avarizia che indurisce il cuore. Sembra di vederlo, pare quasi di conoscerlo quel taccagno dal cuore di pietra e dall’andatura rigida che ha bisogno di ripercorrere la sua vita e vedere la sua morte per accorgersi che la miseria non è una scelta.
Un racconto fantastico che, poco dopo la pubblicazione, fece registrare un aumento della beneficenza in tutto il Regno Unito.
Possiamo dire quindi che suo malgrado Charles Dickens fu l’inventore del “Natale moderno” fatto di neve, vacanze, famiglie intorno al camino, decorazioni, dolci, regali e canti che prima di “A Christmas Carol” non esisteva.
Ed eccolo qui ancora una volta in tutta la sua bellezza senza tempo questo libro che racchiude tutti i valori del Natale. Come dicevamo un libro scritto a metà dell’Ottocento ma che ha ancora molto da dire e da mostrare, e che ora potrete apprezzare una volta di più grazie alle raffinatissime tavole di Francesca Dell’Orto sufficientemente cupe per farci scivolare in quella società antica che aveva bisogno di riscoprire la compassione, ma incredibilmente calde quando alla fine del libro i piccolo Tim (la nuova generazione) sottolinea la straordinaria conversione di Scrooge.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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