🐭 UFFA, CHE NOIA! / di Shinsuke Yoshitake / traduzione di Federica Lippi / Fatatrac, 2021 / a partire da 5 anni 🐭
Ah, la noia!
Se non ci fosse bisognerebbe inventarla… o forse no?
Ma cos’è la noia?
Se lo domanda il protagonista di questo libro che -come fanno tutti i bambini- dichiara candidamente a sua mamma: “Io mi annoio”.
La risposta della mamma (e di tutti gli adulti) però è sempre la stessa: “Mettiti a fare qualcosa”.
Sembra facile.
Ma se mentre è occupato a “fare qualcosa” si annoia ugualmente?
Un’azione ripetuta potrebbe scacciare la noia?
Decisamente no.
Allora sono le cose che restano sempre uguali ad essere noiose, mentre quelle diverse dal solito sono divertenti.
L’ordine è noioso, il disordine è divertente!
Chissà magari ci si può annoiare anche in un parco giochi, ma come sarebbe il parco giochi più noioso del mondo?
Forse mettere in una stanza trecento persone annoiate sarebbe divertente, o forse sarebbe trecento volte più noioso…
Ma poi chi è stato a inventare la parola noia? Sicuramente qualcuno che si annoiava tantissimo.
Le cose si annoiano? Gli adulti si annoiano? E cosa fanno quando si annoiano?
Chissà quante persone in apparenza si divertono ma invece si annoiano (e viceversa).
Quindi il mondo è diviso a metà: cose noiose e cose divertenti, ma tutti i momenti in cui non ci annoiamo e non ci divertiamo come si chiamano?
In fondo pensare all’elenco delle cose noiose è divertente…
Il poliedrico autore giapponese Shinsuke Yoshitake è riuscito a realizzare un delizioso albo illustrato sulla noia “disegnandola” con un tratto regolare e pochi colori brillanti (e il protagonista è davvero molto annoiato!).
Finalmente un libro che cerca di spiegare cos’è la noia e a cosa serve: perché se esistono i momenti noiosi vuol dire che esistono anche quelli divertenti e la noia è solo una “pausa” fra un divertimento e l’altro.
H!