★ STRANO / di Daniela Pareschi / Il barbagianni – https://ilbarbagiannieditore.it/ 2024 / a partire da 4 anni ★
Che cosa vuol dire STRANO?
Il dizionario recita così: diverso dal solito o dal comune, dal normale, molto singolare, tale quindi da destare meraviglia, stupore, curiosità.
Quindi STRANO è qualcosa di diverso dal solito, ma diverso non è sinonimo di migliore o di peggiore… Eppure, quando Antonio indossa il suo cappello con le orecchie da orso (morbide, tonde e marroni) viene subito etichettato come STRANO, con un accento negativo. A qualcuno fa anche paura!
Perché?
E’ STRANO per i suoi compagni di scuola.
E’ STRANO per il sarto della città.
E’ STRANO per la parrucchiera.
E’ STRANO per le persone nel parco.
Ma perché?
Eppure le sue orecchie sono così belle, così morbide, così marroni e per nulla aggressive!
Sicuramente Antonio ha gusti diversi rispetto a tutte le persone a cui mostra orgogliosamente le sue orecchie, ma la bellezza sta proprio nell’avere gusti diversi dagli altri.
probabilmente Antonio ha sbagliato qualcosa: magari ha solo sbagliato cappello!
Di solito definiamo STRANO qualcosa che non siamo in grado di definire, usiamo questa parola un po’ cantilenante al posto di aggettivi più precisi.
In effetti STRANO è una parola “contenitore” che utilizziamo per parlare di diversità senza usare la parola “diverso”. Ma, come dicevo prima, diverso non vuol dire migliore o peggiore, ma solo qualcuno (o qualcosa) lontano dal nostro modo di essere.
Ecco allora che con disarmante semplicità un bambino cerca di capire dove ha sbagliato interrogando coloro che lo circondano, però le risposte sono tutte uguali: STRANO! Così Antonio si convince di avere sbagliato, e corre ai ripari chiudendo il libro con un insolito finale!
Un altro albo illustrato di Daniela Pareschi che parla (a modo suo) di bellezza: la bellezza della diversità
Haider