🐭 SONO UNA MOZART ANCH’IO! / di Audrey Ades / illustrazioni di Adelina Lirius / Edizioni Arka, 2022 / a partire da 5 anni 🐭
Wolfgang Amadeus Mozart aveva una sorella.
Maria Anna (Nannerl) Mozart era la sorella maggiore del grande compositore del Settecento.
La musica evidentemente scorreva nel sangue della famiglia Mozart!
Il padre di Nannerl e Wolfgang conosceva bene la musica e molto presto avvicinò i figli agli strumenti musicali dell’epoca: il violino, il clavicordo e il clavicembalo a una o due tastiere.
Nannerl, che era più grande, fu la prima ad arrampicarsi sullo sgabello per raggiungere il clavicembalo e, data la sua natura inclinazione, suo padre la faceva esercitare molte ore ogni giorno perché raggiungesse la perfezione.
Wofgang imitava Nannerl in tutto e ben presto cominciò anche lui a far scorrere le dita sulla tastiera.
Nel giro di pochi mesi erano già in grado di suonare insieme.
Quando Nannerl compì dieci anni suo padre poteva affermare che fosse il miglior giovane musicista d’Europa, intanto le organizzava concerti nelle sale più belle di Monaco, Parigi e Linz, ai quali partecipava anche il piccolo Wolfgang.
Furono anni felici quelli di Nannerl insieme a Wofgang nelle grandi città Europee e i due fratelli si esibirono addirittura davanti all’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Ma Nannerl cresceva e, quando raggiunse i diciotto anni, il padre decise di concentrarsi sulla carriera di Wolfgang poiché lei ormai era in età da marito.
Niente più concerti, niente più musica, niente più composizioni: le donne non compongono!
Così mentre la carriera di Wolfang rimbalzava in tutte le corti e le sale da concerto d’Europa, Nannerl fu costretta a ritirarsi e sposare un uomo che non amava. Però, nonostante tutto, non smise mai di dedicarsi musica e di scrivere lunghe lettere a suo fratello.
La storia di Nannerl è quella di molte donne che per secoli hanno dovuto “mettersi da parte” per far spazio a una figura maschile. Anche se Nannerl era chiaramente dotata quanto il fratello, essere una ragazza nell’Europa del Settecento la obbligava a obbedire al padre (prima) e al marito (poi).
Così Nannerl mise da parte gli spartiti per obbedire al genitore, ed è per questo che sui libri di storia della musica non compare accanto al famosissimo fratello.
Per fortuna oggi tutte queste figure nascoste piano piano acquistano una nuova visibilità, grazie anche a libri come questo che raccontano la loro vicenda (un pochino romanzata) e restituiscono loro la fama che non hanno avuto in vita.
Un libro perfetto per spiegare ai bambini più piccoli che la storia può essere letta da tanti punti di vista.
H!
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