NIÑOS
di Maria José Ferrada
illustrazioni di Maria Elena Valdez
traduzione di Giulia Giorgini
Edicola Ediciones, 2021
Trentaquattro poesie per trentaquattro bambini (niños).
Trentaquattro bambini desaparecidos vittime della politica di Pinochet.
L’autrice di questa raccolta, la pluripremiata scrittrice cilena Maria José Ferrada, ha voluto immaginare trentaquattro bambini impegnati nelle scoperte di ogni giorno, immersi nella vita e nella natura che un regime totalitario gli ha strappato via.
Perché i bambini devono fare i bambini, scoprire quello che li circonda, perdersi nei loro pensieri, non devono essere vittime degli adulti che (sembra) hanno dimenticato di gioire delle piccole cose in nome di una giustizia che giusta non è.
L’illustratrice venezuelana Maria Elena Valdez poi crea un’atmosfera onirica, quasi irreale, dei bambini impalpabili che (si vede chiaramente) appartengono alla sfera dei ricordi.
Una raccolta di poesie per ricordarci che ogni vita è preziosa perché i bambini sono poeti e sanno guardare il mondo diversamente da noi ed è ancora più ingiusto interrompere i loro sogni.
Così l’autrice si immagina storie, azioni, giochi che non conosceremo mai perché “dispersi” proprio come i bambini cileni.
Carmen tiene il conto delle stagioni osservando un melo, Soledad trova una sinfonia nelle gocce di pioggia, Héctor si domanda com’è possibile che il suono del mare viva nelle conchiglie, Gabriel si immagina che le stelle siano buchi nel cielo notturno, Nelson ha scoperto che la luna può entrare in un bicchiere d’acqua…
Un libro potente, che arriva al cuore come sale su una ferita ancora aperta.
Trentaquattro vite spezzate (tranne l’ultima, quella di Pablo che è stato ritrovato nel 2013) di cui possiamo leggere un frammento grazie alla magia che solo la poesia è in grado di creare.
Menzione speciale alla Bologna Children’s Book Fair per la categoria “poesia”.
Vincitore del Premio Colibrì Ibby Chile di poesia 2021.
H!
(immagine: la copertina del libro)