“Niente da fare”
di Silvia Borando
Minibombo, 2020
(a partire da 2 anni)
silent book
Cosa fare quando non c’è niente da fare?
Non è facile trovare sempre qualcosa da fare, ma il bambino di questo silent book ce la mette propri tutta!
E’ piccolo, ed è solo in mezzo ad una grande pagina bianca, cosa può fare?
Non gli servono grandi cose, a lui basta divertirsi.
Così prova a salire su un sasso, a cogliere un fiore, ad arrampicarsi su un ramo, a calciare una palla, a sedersi su una panchina… ma è tutto inutile anzi, tutto è diverso da ciò che sembra.
Allora cosa si può fare?
E’ noioso stare senza giocare.
Ma, come spesso accade, quando qualcuno ha voglia di divertirsi qualcosa da fare la trova sempre.
Basta continuare a cercare.
Il bambino di questo racconto non riesce proprio a giocare, perché tutto quello che trova non è un giocattolo e nemmeno una piccola conquista, ma un animaletto molto infastidito che non ha proprio voglia di assecondarlo.
Un libro per più piccoli che mostra come le cose possono essere diverse da come appaiono, che un bambino che ha voglia di giocare si accontenta di poco, come una palla, un fiore o un sasso, e le azioni sono più importanti dell’immobilità: scalare, camminare, arrampicarsi.
Il finale a sorpresa, tipico dei racconti Minibombo, si risolve con un gesto di tenerezza… o forse no?
Poche immagini, pochi colori e tanta simpatia in quest’ultima “fatica” di Silvia Borando che ancora una volta è riuscita a costruire una storia semplicissima ricca di spunti narrativi conditi con un pizzico di stupore.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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