🐭 MI CHIAMO NAKO / di Guia Risari / illustrazioni di Paolo D’Altan / Paoline, 2020 / a partire da 5 anni 🐭
“Non è la destinazione,
ma la strada che conta”.
Questo Nako lo sa molto bene, perché lui vive in una casa con le ruote, praticamente una villa che si muove!
Il suo popolo viene da molto lontano ed è l’erede di storie così vecchie che non se ne conserva più la memoria. In tanti modi viene chiamata la sua gente: gitani, zingari, rom, gypsies, manouches, nomadi, camminanti… e dietro ogni nome si nasconde una storia.
Una storia fatta di viaggi, di persone e di mestieri (giostrai, boscaioli, vendemmiatori, riparatori) che unisce tutti sotto un’unica bandiera: un rettangolo di stoffa blu come il cielo e verde come l’erba con una ruota rossa che campeggia nel mezzo, una ruota di carro per non dimenticare le proprie origini. I nomadi anche un canto benaugurante (che potete trovare trascritto in fondo al libro) “Gelem, gelem”, l’inno ufficiale del popolo rom dal 1971.
I carri trainati da cavalli col tempo sono diventati roulottes che si spostano spesso dando vita qua e là a dei piccoli campi (accampamenti che Nako preferisce chiamare villaggi!). Nako ha l’età giusta per frequentare la scuola dove gli insegnano l’uguaglianza fra i popoli, ma si è accorto che non è proprio così, preferisce credere a quello che gli dice suo nonno: spostarsi in continuazione non è facile e si può trovare di peggio, ma si può trovare anche (e soprattutto) di meglio.
La penna di Guia Risari e l’arte di Paolo D’Altan si sono unite per creare un albo illustrato unico e coloratissimo, per parlare di differenze e di culture diverse che non si conoscono mai fino in fondo.
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