★ L’ORECCHIO / Piret Raud / traduzione di Daniele Monticelli / Uovonero – 2025 / a partire da 4 anni ★
Cosa fa un Orecchio tutto solo senza testa?
Come può sopravvivere? Dove può andare? Che ne sarà di lui!
È quello che si domanda l’Orecchio protagonista di questa storia che, rimasto senza la sua testa, è completamente smarrito, perché la testa sa sempre cosa fare.
Ma scopriremo che anche l’Orecchio sa cosa fare… solo che deve ancora scoprirlo!
L’autrice estone Piret Raud ci racconta la storia surreale di un Orecchio rimasto solo, lui è il simbolo universale dell’ascolto, e molto presto l’appendice protagonista scopre di avere un dono.
Un dono di cui si accorgono uno dopo l’altro tutti gli animali del regno che hanno un problema e vanno da lui per essere ascoltati. Ha un problema la rana che è felice solo quando canta, ha un problema l’elefante, che soffre di malinconia e ha un problema la lepre golosa divoratrice di carote!
Poco per volta la voce si sparge e ogni animale vuole essere ricevuto da “quello che ascolta”, ma non sempre le parole sono positive…
Un albo illustrato surreale (come i suoi disegni) che sposta l’attenzione sull’ascolto separando di fatto un orecchio dal suo alloggio naturale: la testa.
L’autrice sembra volerci dire che, quando ci si concentra sull’ascolto, tutto diventa superfluo, anche i gesti e le parole. Ascoltare (infatti) è un modo di comunicare accogliendo l’altro. Però non sempre le parole che arrivano a chi ha questo dono sono positive: alcune parole sono capaci di confondere, catturare e fare del male, allora solo chi ha compreso il valore dell’ascolto è in grado di restituire quello che ha ricevuto.
Un libro che non ti aspetti, che viaggia sul filo del surreale rendendolo reale, perché alla fine tutti (almeno una volta) siamo stati quell’Orecchio per qualcuno.
Un’ultima cosa: per i lettori più attenti noteranno qua e là dei piccoli omaggi al pittore olandese Van Gogh.
Il libro è stato pubblicato con il supporto del Cultural Endowment of Estonia, Traducta programme.
Haider