🐭 L’ESERCITO DEGLI SCHIACCIANOCI / di Iain Lawrence / traduzione di Christina Mortara / San Paolo, 2021 / a partire da 12 anni 🐭
Londra, 1914.
La Germania ha invaso il Lussemburgo e la Francia nord orientale, dando inizio così alla Prima Guerra Mondiale in Europa. Il padre di Johnny (un giocattolaio) parte per il fronte con l’esercito del Regno Unito per unirsi all’esercito francese e bloccare l’avanzata della Germania.
Johnny invece viene mandato fuori Londra, a Cliffe in campagna, a casa della zia Ivy, mentre sua madre rimane a lavorare in città.
Johnny è figlio di un giocattolaio e possiede un esercito di trenta schiaccianoci intagliati da suo padre che porta con sé.
La vita in campagna non piace a Johnny, per fortuna è intervallata dalle lettere di suo padre che gli scrive dalla trincea e ogni volta allega alla sua lettera un pacchetto con un nuovo soldatino intagliato.
Johnny usa quei soldati per giocare alla guerra nel giardino della zia: gli schiaccianoci diventano Fritz o Unni (come venivano soprannominati i tedeschi) invece i soldatini che gli manda suo padre sono Tommy (soldati inglesi).
La passione di Johnny per i soldatini e gli eventi che arrivano puntualmente trascritti da suo padre in trincea, fanno pensare al ragazzo di avere qualche potere sull’andamento del conflitto, perché le sue battaglie in miniatura somigliano molto a quelle in Francia che legge nelle lettere.
La guerra sul fronte va avanti e anche quella di Johnny nel giardino di zia Ivy poi, grazie anche all’insegnante di inglese, impara a conoscere il vero volto del conflitto studiando l’Iliade, un poema antico che descrive le battaglie con straordinaria modernità: la guerra è sempre inutile “E se gli eroi possono essere uccisi, a cosa serve il coraggio se non a essere rimpianti e ricordati?”.
Un romanzo di formazione che tratta un argomento difficile come il primo conflitto mondiale, dove i civili non avevano idea di cosa fosse realmente una guerra se non attraverso le testimonianze scritte di chi la viveva.
Il padre di Johnny cerca di tenere un legame con la sua famiglia raccontando la guerra nell’unico modo che sa fare: con i giocattoli. Johnny invece è un bambino di dieci anni affascinato da guerre e soldatini ma lentamente si rende conto che la realtà è fatta di paura, disperazione e morte che si nascondono sotto le uniformi colorate.
Anche se la propaganda bellica parla di coraggio, onore e patria la guerra è sempre sbagliata, perché (finalmente Johnny lo comprende) serve solo a dividere le famiglie e piangere i morti…
Un libro cadenzato dalla vita di Johnny a casa della zia e dalle lettere di suo padre accompagnate sempre dai nuovi soldatini. Un romanzo solo apparentemente ripetitivo, perché le parole si fanno più intense lettera dopo lettera e le battaglie di Johnny diventano sempre più disordinate.
Le parole si rincorrono in un crescendo di attesa, paura e rassegnazione, sentimenti che accompagnano ogni conflitto e sono espressi magistralmente dall’autore.
Una curiosità: il Fronte Occidentale sul quale è occupato il padre di Johnny è quello dove si verificò la famosa tregua di Natale del 1914.
Iain Lawrence è autore di un altro bellissimo romanzo di formazione ambientato in Alaska edito da San Paolo ragazzi: The Skeleton Tree (2016).
H!
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