LE STORIE DELLA STORIA DEL PINGUINO
di Christine Nöstlinger
illustrazioni di Barbara Joung
traduzione di Anna Patrucco Becchi
La Nuova Frontiera, 2021
a partire da 9 anni
Emanuel ama i pinguini.
Il padre di Emanuel ama Emanuel.
Queste due frasi potrebbero bastare per farvi “entrare” nella storia del pinguino, ma c’è molto, molto di più.
Perché una storia ben scritta è una serie di incastri perfetti che la rendono unica!
Ma partiamo dalle due frasi che ho scritto sopra.
Emanuel vive con sua papà e la sua prozia Alexa… e adora i pinguini!
Il papà di Emanuel vuole proprio bene a suo figlio e, quando la vicina di casa freddolosa (che è freddolosa è vitale per la riuscita della storia), la signora Siebenbuürger, dà in escandescenze perché il suo subaffittuario, l’assistente di zoologia Schestak, ha portato in casa sua un pinguino e ha spento i caloriferi, sappiamo già dove finirà il pinguino!
Del resto l’assistente di zoologia Schestak deve trasferirsi per lavoro prima in Africa, poi India e all’Equatore, e non ci sono pinguini a quelle latitudini.
Così comincia la storia di Emanuel e di APTENODYTES PENNANTII, il suo pinguino.
Ben presto però le esigenze del pinguino sovrastano quelle di tutta la famiglia che per farlo stare comodo rinuncia ad avere una casa calda (con tutto quello che ne consegue).
Ora sappiamo che il pinguino è a casa Bierbauer (che è il cognome di Emanuel e del suo papà), ma la storia del pinnipede è appena incominciata, perché presto ci accorgeremo che intorno a un unico pinguino ruotano moltissimi personaggi che alla fine, in un modo o nell’altro, avranno a che fare con la sua esistenza. Intanto c’è l’assistente di zoologia Schestak che ha portato il pinguino a casa della signora Siebenbuürger, c’è la nuova supplente di Emanuel, la prozia Alexa e pure la direttrice dell’ufficio postale, per non parlare di una vecchia gatta bianca e nera…
“Le storie della storia del pinguino” sono tante storie dentro un’unica storia che, come una matrioska, svelano un contenuto dopo l’altro chincastrandosi alla perfezione con la storia principale. Ed è la stessa autrice a dircelo: parlando con noi lettori la Nöstlinger ci spiega tutte le astuzie che ha utilizzato per non far perdere a chi legge nemmeno un dettaglio della storia che sta raccontando. Perché un pinguino può essere l’inizio di una storia, ma collegate alla vicenda principale ci sono migliaia di ramificazioni e incastri che hanno portato tutti nello stesso posto e nello stesso momento.
Una trovata geniale dove il lettore diventa protagonista, perché può “vedere” com’è stata costruita l’intera vicenda.
Un libro per ragazzi un po’ diverso dal solito che conferma ancora una volta la capacità di raccontare della grande scrittrice austriaca che -ci rassicura lei stessa- non vuole annoiare il lettore, pertanto alla fine lo lascia scegliere tra tre possibili finali.
Quindi se vi piacciono i pinguini e le storie dentro le storie questo è il libro che fa per voi (anche se non vi piacciono i pinguini!).
E ricordatevi sempre: “Quando le storie vengono raccontate, passano per le persone che le raccontano”.
H!
www.lanuovafrontiera.it/lnfj-libri
(immagine: la copertina del libro)