LA SIGNORA DEI LIBRI
di Kathy Stinson
illustrazioni di Marie Lafrance
traduzione di Alessandro Perrone Capano
Lapis, 2022
a partire da 7 anni
Jella Lepman è esistita veramente.
Jella Lepman era “la Signora dei Libri”.
E’ stata una delle prime persone nel dopoguerra che ha capito l’importanza delle storie e il loro potere salvifico per i bambini.
Però questa storia parla di Jella Lepman senza parlare direttamente di lei: ci mostra due fratelli (Anneliese e Peter) che camminano in una città tedesca che si sta lentamente risollevando dai bombardamenti. In quella città dove non c’è nulla da mangiare i due bambini vengono attratti da un edificio diverso dagli altri: una biblioteca.
In quell’edificio ci sono libri esposti dappertutto e, in fondo alla grande sala, c’è lei: la Signora dei libri.
Anneliese e Peter rimangono talmente colpiti da quel luogo che tornano anche nei giorni successivi e ogni volta rientrano a casa con la testa piena di storie: un elefante in giacca e cravatta, un toro gentile, cavalli, scimmiette…
Personaggi di carta capaci di trasmettere qualcosa al di fuori delle pagine del proprio libro.
Grazie alla Signora dei Libri conoscono Ferdinand, il toro garbato degli autori americani Munro Leaf e Robert Lawson, che ama i fiori e non vuole combattere, Pippi, la ragazzina svedese nata dalla penna di Astrid Lindgren dotata di una forza sovraumana e Babar, del francese Jean de Brunhoff, che diventa il re degli elefanti dopo aver girato il mondo.
Quelli citati in questo libro sono solo alcuni dei titoli che Jella Lepman raccolse in tutto il mondo per creare la sua biblioteca itinerante che voleva mostrare la bellezza (e la varietà) delle storie ai bambini di Monaco, Stoccarda, Francoforte e Berlino.
La Signora dei Libri dopo la guerra chiese a ogni paese di mandare libri per bambini in Germania perché si potesse creare un “ponte di comprensione” fra i popoli spezzati dalla guerra. Tutti accettarono e inviarono le loro collezioni a Jella che aveva capito come quei volumi erano in grado di stabilire un contatto fra tutti i bambini del mondo perché proprio in loro era riposta la speranza nel futuro.
Jella inoltre scelse fra tutti di tradurre Ferdinand, il toro che non voleva combattere, per permettere ai bambini tedeschi di tornare a casa con una copia del libro.
La Signora dei Libri per prima aveva capito che una bella storia è in grado di superare ogni differenza.
Tutto il lavoro svolto da Jella Lepman oggi si può ancora vedere a Monaco nel castello di Blutemburg (il Castello dei libri) che conserva la più grande collezione internazionale di libri per l’infanzia al mondo.
H!
(immagine: la copertina del libro)