🐭 LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE / DA “LE METAMORFOSI” DI APULEIO / di Michelangelo Rossato / Arka Edizioni, 2022 / a partire da 5 anni 🐭
“Psiche è più bella della dea Venere!” sembra un complimento, ma in realtà è una condanna.
Quando la dea viene a sapere che fra gli umani c’è una fanciulla che può superarla in bellezza manda suo figlio Amore a farla innamorare di un mostro.
Però Amore punto da una delle sue fecce, si innamora di Psiche e la fa condurre da Zefiro nel suo palazzo, dove dei servi invisibili realizzano ogni suo desiderio.
Qui Amore e Psiche diventano sposi a patto che la ragazza non cerchi mai di vedere il volto di suo marito che si nasconde nell’ombra.
L’amore non è forse amare ciecamente?
Però l’invidia è un sentimento ugualmente forte e le sorelle di Psiche, gelose di quello che possiede, la convincono a guardare in faccia il “mostro” che ha sposato. Ma Amore non è un mostro e quando viene illuminato dalla lampada a olio (ispirata a quella dipinta a Palazzo Tè a Mantova) deluso vola lontano dalla sua sposa.
La perdita dell’amore coincide per Psiche con la perdita di se stessa e, da quel momento, dopo essersi vendicata delle sue sorelle, per recuperare il suo sposo è costretta a superare le difficoltà che Venere mette sul suo cammino: quattro prove che alla fine la renderanno più forte, oltre che più consapevole di ciò che ha perduto.
Alla fine Psiche sarà accolta nell’Olimpo insieme al suo sposo divino.
Questa è la storia di Amore e Psiche, un racconto incastonato proprio a metà dell’opera di Apuleio, “L’asino d’oro”. Però in questo splendido albo illustrato troverete ancora di più, perché le incredibili tavole di Michelangelo Rossato riescono a traboccare dal racconto classico per restituirci una favola eterna, così perfetta che, come l’acqua in un recipiente, si adatta alla forma dell’epoca in cui viene raccontata. I costumi, gli ambienti, le pettinature, i gioielli, la scelta dei colori e i finissimi dettagli di diverse ispirazioni, fanno esplodere nel lettore la voglia di entrare in quel racconto antico che non ha mai smesso di essere contemporaneo.
Un insieme di stili mescolati tra di loro supportano la storia arricchendola ancora di più, anche se non mancano tutti i riferimenti al testo di Apuleio, infatti in una tavola potete vedere l’asino (d’oro) Lucio, oppure una Venere nera circondata dalle sue rappresentazioni preistoriche.
Psiche bianca come il latte e dal volto perfetto, ci racconta ancora una volta le tappe del suo viaggio verso la conoscenza dell’Amore (quello con la A maiuscola) che è innocenza, cecità, sofferenza, sacrificio, abnegazione, completamento e -infine- perfezione.
Inevitabili poi sono tutti i riferimenti ai grandi artisti che in passato hanno affrontato la favola di Amore e Psiche, soprattutto (come suggerisce la copertina) Antonio Canova.
Questo albo illustrato oltre ad essere una splendida opera d’arte si va ad aggiungere agli altri albi realizzati in questi anni da Michelangelo Rossato per Arka Edizioni, che vi suggerisco di recuperare.
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