“La Bella e la Bestia” è stato scritto da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (1711/1780) anche se per anni erroneamente è stato attribuito a Charles Perrault che è vissuto nel secolo precedente al suo.
Se ci fermiamo un attimo a pensare questa fiaba è in un certo senso “femminista”, perché la fanciulla non viene salvata, ma essa stessa si sacrifica per salvare prima il padre dall’ira della Bestia e poi il principe dalla maledizione della strega. Una struttura narrativa rivoluzionaria in un’epoca dove le donne erano relegate ad un ruolo di bambine, madri, nonne o delicate creature da salvare da un destino incerto.
H!
(illustrazione di Ruth Sanderson)
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