“Il segreto del Mago Bubù”
di Antonio Iovane
illustrazioni di Ellekappa
Albe Edizioni, 2019
(7 – 8 anni)

Pioveva da giorni.
Le nuvole cariche di pioggia avevano oscurato il sole.
Oppure il sole era sparito?
Aida e Giorgio, due gemellini di cinque anni, non ce la facevano più perché non potevano giocare all’aperto con la pioggia.
Che ingiustizia!
Ma chi poteva aver portato via il sole?
Solo il Mago Bubù poteva aver commesso un’azione simile. Il Mago Bubù era un mago cattivo anzi, cattivissimo e anche alto anzi, altissimo: era così alto che le sue gambe facevano tre volte il giro del mondo e, grazie alla sua altezza eccezionale, solo lui poteva essersi spinto fino al sole e averlo catturato.
Il Mago Bubù era davvero molto pericoloso e viveva in una caverna proprio al centro della terra, raggiungerlo era quasi impossibile. Se poi qualche bambino temerario riusciva nell’impresa il Mago lo catturava e gli imponeva una prova difficilissima che nessuno era mai riuscito a superare.
Però Aida e Giorgio erano stufi di tutta quella pioggia e, nonostante la paura, provarono lo stesso a raggiungere la grotta del mago Bubù al centro della terra.
Ci volle un mese, perché i due bambini scavarono una buca in giardino e, disponendo solo di una paletta, ci misero giusto un mese.
Una volta raggiunto il centro della terra si organizzarono: quella notte avrebbero catturato tutte le nuvole dentro uno zaino e le avrebbero sostituite con il sole sottratto al Mago Bubù.
Così fecero, anche perché il Mago dormiva pesantemente, e il sole tornò a splendere nel cielo.
Ora penserete che la storia finisca qua, ma era dicembre e un sole così caldo nel cielo proprio non ci poteva stare! Il caldo faceva soffrire le piante e gli animali, ecco perché il Mago Bubù lo aveva sostituito con le nuvole.
La soluzione di Aida e Giorgio era diventata un problema ancora più grosso della pioggia. Ma cosa potevano fare?
C’era una sola cosa che potevano fare: riportare il sole al centro della terra cercando di non svegliare il Mago, ma la seconda volta, il Mago si svegliò.
Qual è quindi il segreto del Mago Bubù?
Il segreto scritto nel titolo non è un segreto, ma un insegnamento. Non è una cosa che si può possedere ma qualcosa che si può solo comprendere.
Un insegnamento importante che i due gemelli imparano e poi mettono in pratica: ogni cosa ha bisogno di tempo e pazienza. Ma il tempo e la pazienza non si possono insegnare ad un bambino… o forse sì?
Un libro perfetto sia da leggere ad alta voce che da leggere da soli, un libro che celebra l’importanza della lentezza e del “saper aspettare”.
H!
www.albe-edizioni.com/
(immagine: la copertina del libro)
INSTAGRAM: instagram.com/ilrosicchialibri
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