“Il paese di Tondoquadro”
di Cristina Padovani
Antipodes, 2019
(4 – 5 – 6 anni)

C’era una volta proprio in mezzo al mare il paese di Tondoquadro.
Tondoquadro era composto da due isole una tonda (Isolatonda) e una quadra (Isolaquadra) unite insieme da un ponte.
Il re di Tondoquadro si chiamava Rigtodritto e aveva due figli gemelli, uno pieno di rotondità (Tondo) e uno pieno di spigoli (Quadro), tutto il paese viveva in armonia e gli abitanti potevano spostarsi regolarmente da un’isola all’altra.
Però quando Rigodritto andò in pensione le cose cambiarono: i due fratelli si divisero le due isole, Tondo diventò il re di Isalatonda e Quadro decise di regnare su Isolaquadra.
Il ponte infine venne distrutto perché ogni isola (come voleva il suo nome e il suo re) avrebbe accolto solo rotondità o spigoli.
Come spesso succede gli anni passarono e nessuno fece più caso al ponte spezzato. I due re fratelli intanto si sposarono ed ebbero entrambi un figlio, però il figlio di re Tondo era rotondo ma anche un po’ quadrato e il figlio di re Quadro era quadrato, ma mostrava delle tracce di rotondità. I due re non poterono fare a meno di pensare al fratello dall’altra parte del ponte…
“Il paese di Tondoquadro” è una storia semplicissima per parlare di diversità.
Un tempo nel paese di Tondoquadro vivevano tutti in armonia, poi la decisione di due re molto diversi (anche se gemelli) glielo ha fatto dimenticare.
Un libro per pensare come le “regole” prescritte da altri non si addicono ad un mondo che cambia. I due re fratelli quando hanno deciso di dividersi e creare un paese su misura per loro ancora non potevano sapere che i loro figli sarebbero stati una somma delle loro unicità.
Le diversità, proprio come a Tondoquadro, devono costruire ponti, non distruggerli!
Una lezione importante che tutti dovremmo imparare: in un mondo che cambia occorre essere elastici per adattarsi alle novità (sia tonde che quadre).
H!
www.antipodes.it
(immagine: la copertina del libro)
INSTAGRAM: instagram.com/ilrosicchialibri
Lascia un commento