🐭 IL CASO LUPO CATTIVO / di Marie-Sabine Roger / illustrazioni di Marjolaine Leray / traduzione di Sofia Luminosa / Logos edizioni, 2021 / a partire da 6 anni 🐭
Sembra una frase fatta, ma nessuno sceglie come nascere, nemmeno il lupo.
Tutti devono accettare il proprio destino.
Il lupo di questa storia (anzi, Compare Lupo) è un lupo magro e solitario che ama stare in mezzo alle montagne e giocare a scacchi contro se stesso, a pranzo poi si fa bastare un topolino, anche se poco lontano la valle brulica di caprette.
Le caprette appartengono al signor Seguin che le fa ingrassare per venderle bene, e tutte le sere racconta loro la storia del Lupo Cattivo così che imparino ad aver più paura della minacciosa bestia che del macello.
Ma come spesso accade, nel gregge di caprette ci sono gli spiriti liberi che, saltata la recinzione, si lasciano trasportare dalla voglia di esplorare.
Quelle caprette raminghe finiscono per incontrare il Lupo che si limita a dare loro indicazioni per un paese vicino dove possono vivere in pace.
Però la supposizione è la madre di tutti i conflitti e il signore Seguin non vedendo tornare le caprette pensa che le abbia divorate il lupo.
Il destino poi ci mette lo zampino, proprio quando la capretta Fiordilatte coraggiosa, testarda e risoluta, fugge dal recinto decisa a punire la bestia che spaventa tanto le sue sorelle.
Così dopo una lunghissima lotta che dura un giorno intero, la capretta sta per avere la meglio, ma un tagico incidente ribalta le sorti dello scontro…
Un albo illustrato che mostra due facce diverse della stessa storia: da una parte c’è un lupo che desidera stare in pace lontano da tutti, dall’altra un contadino che alleva caprette per il macello, ma chi è il cattivo?
Perché il lupo è un “cattivo” anche quando è mansueto? E perché chi è chiamato a giudicarlo poi banchetta con carne di capretta?
Una perfetta inversione del punto di vista per capire come le storie siano sempre figlie di chi le racconta.
Una vicenda che può sembrare crudele, ma costringe a pensare con quanta superficialità si giudica un “cattivo”.
Compare Lupo non è cattivo, è un vecchio lupo mansueto, ma la sua fama lo precede, nemmeno l’allevatore è cattivo, fa il suo lavoro, poiché le caprette vengono allevate per essere mangiate!
Però -come ho scritto all’inizio- è il destino che lancia i dadi, e non c’è proprio niente che si possa fare per fermarlo (forse il “cattivo” è proprio lui!).
Infine le illustrazioni sono perfette: spoglie e crude (con pochi, semplicissimi tratti di carboncino e piccole spruzzate di colore), proprio come ciò che rappresentano.
H!