I MUSICANTI DI BREMA
di Jacob e Wilhelm Grimm
illustrazioni di Gabriel Pacheco
traduzione di Manuela Stefani
Kalandraka, 2021
a partire da 5 anni
La famosa fiaba dei fratelli Grimm diventa un’opera d’arte grazie alle illustrazioni di Gabriel Pacheco e alla casa editrice Kalandraka.
Un classico intramontabile pubblicato nella prima metà del 1800 all’interno della raccolta “Fiabe per bambini e famiglie” dei due autori tedeschi.
Un racconto che ancora oggi pone l’accento sulle ingiustizie a cui spesso sono condannati gli animali a causa dell’uomo.
Un asino ormai troppo vecchio per portare i sacchi di farina, decide di scappare dalla sua fattoria e cercare fortuna come musicante nella città di Brema. Lungo la strada incontra un cane troppo debole per andare ancora a caccia e l’asino lo invita ad andare con lui. I due nuovi compagni di viaggio quindi si imbattono un gatto e un gallo, anche loro ormai “inabili” al lavoro, e insieme continuano il viaggio verso Brema.
Quando si fermano per la notte il gallo scorge una luce oltre il bosco: è una casa piena di briganti attorno a una tavola imbandita. I quattro animali affamati decidono così di salire uno sulla schiena dell’altro e spaventare i tre uomini che fuggono spaventati. Alla fine l’asino, il cane, il gatto e il gallo rimangono nella casa che hanno scelto come rifugio.
Una storia che parla del riscatto di quattro animali considerati “finiti” dai loro proprietari e, di conseguenza, maltrattati o buoni solo per fare il brodo. Quattro bestie dalla diversa natura che collaborano per sopravvivere.
In questa versione della fiaba gli animali sono umanizzati: indossano vestiti dalla foggia contadina e la loro età avanzata ci viene rivelata dalle fasciature intorno alle zampe e dai bastoni che portano con sé per sostenere i loro corpi stanchi. Gli stessi bastoni diventano anche le eleganti decorazioni dei retro copertina.
Sicuramente l’umanizzazione dei protagonisti non è una scelta casuale dell’artista, perché gli animali antropomorfi non sono tanto diversi dagli uomini che si vogliono disfare di loro solo perché sono diventati vecchi. In questo modo Gabriel Pacheco sottolinea come la vecchiaia (ogni tipo di vecchiaia) è spesso considerata un peso.
Un albo dai colori caldi e scuri come la terra e come i mantelli degli animali che da un ambiente contadino vogliono cercare il loro riscatto sociale in città. Il paesaggio ridotto al minimo concentra l’attenzione sui quattro protagonisti trasformando una fiaba di duecento anni fa in un racconto visivo estremamente attuale.
Anche il testo mantiene la “ruvidezza” originale ed evidenzia la condizione degli animali da lavoro all’inizio dell’Ottocento.
H!
(immagine: la copertina del libro)