★ HOTEL STRAPIOMBO / di Pablo De Santis / illustrazioni di Federico Appel / traduzione di Elena Rolla / Parapiglia – https://www.parapigliaedizioni.it/ 2024 / a partire da 10 anni ★
Il Capitano Nemo, figura enigmatica e affascinante dei romanzi di Jules Verne, non avesse trovato il suo destino nelle profondità oceaniche?
E se, invece, avesse scelto una nuova esistenza, celandosi dietro l’identità di un
albergatore nella selvaggia Patagonia argentina?
Magari un rifugio isolato, arroccato su una scogliera a picco sul mare, un osservatorio privilegiato per continuare a scrutare le dinamiche
dell’umanità, sostituendo gli oblò del Nautilus con ampie vetrate panoramiche: l’Hotel
Strapiombo.

È con questa premessa intrigante che si apre lo straordinario romanzo di Pablo De
Santis con il quale ci viene presentato un Capitano Nemo sotto le mentite spoglie del
Capitano Timor, affiancato dal suo fedele Yukio l’ex mozzo di cucina del
Nautilus, ora suo socio nella gestione dell’Hotel Strapiombo.
Un luogo fuori dal mondo, pensato per anime solitarie desiderose di preservare il
proprio isolamento. Una “finestra sul mondo” che Nemo/Timor preferisce agli
oblò del suo celebre sottomarino.

Però un uomo con un passato come quello del Capitano Nemo (un quarto di secolo
speso in guerre e battaglie contro nazioni e imperi) inevitabilmente si porta
dietro una schiera di nemici. La sua vera identità deve rimanere un segreto
gelosamente custodito e conosciuto solo dal fidato Yukio.
Eppure gli avventori che, di volta in volta, giungono all’Hotel Strapiombo sono
figure ambigue, sfuggenti e avvolte da un’aura di mistero. Ognuno di loro sembra
celare qualcosa. Ma cosa?
Inizia così un rocambolesco intreccio di segreti sussurrati, di oggetti misteriosi
che compaiono e scompaiono, di sguardi carichi di “non detto”, di silenzi
eloquenti e anche… un omicidio!
Qualcuno ha scoperto la vera identità del capitano Timor?
Un perfetto romanzo di avventura che parte proprio dalla fine del capitano Nemo per cominciare un nuovo racconto ricco di suspense e colpi di scena.
Haider