Pochi sanno cos’è un ex libris, ma praticamente tutti una volta nella vita ci siamo imbattuti in esso!
EX LIBRIS in latino significa letteralmente “dai libri di…”, una forma raffinata ed elegante per dire: “questo libro è di mia proprietà”.
Gli ex libri sono (erano) dei talloncini di carta molto sottile (stampati a torchio), di solito delle dimensioni di un biglietto da visita o più, decorati con vera e propria arte, che portano impresso il nome del titolare di una grande o piccola raccolta di libri.
La prima forma di ex libris era una semplice forma autografa di proprietà scritta sul risguardo del volume, pur modificandosi nel corso degli anni la sua posizione di collocamento rimane più o meno inalterata: sul risguardo o in seconda di copertina (pagina che di solito nel libro resta bianca).
Ovviamente chi poteva permettersi una collezione di libri erano studiosi, letterati, nobili, dottori, avvocati e così via e, di solito, l’immagine per loro realizzata era uno strumento della loro professione, una passione, un blasone o addirittura una rappresentazione grafica del nome o del cognome del proprietario (es. = Lupo).
Nei secoli l’ex libris è diventato oltre ad un segno di riconoscimento anche una forma d’arte che ha scatenato (e scatena) i collezionisti.
Oggi i foglietti in tiratura limitata realizzati da grandi incisori e stampati col torchio sono sono stati sostituiti dal più semplice timbro in gomma: un regalo personalizzato dal sapore antico.
H!
(immagini: alcuni esempi di ex libris)