Viene definita Distopia l’immagine di una società o di una comunità indesiderabile e lontana nel tempo. La Distopia descrive pericoli percepiti nella società attuale ma collocati in un contesto distante nel tempo e (a volte) nello spazio.
Il mondo distopico è uno dei futuri possibili in un’ipotetica società (spesso collocata nel futuro) dove alcune tendenze sociali, politiche e tecnologiche percepite come negative sono portate al loro limite estremo.
La Distopia è l’esatto contrario dell’Utopia.
I macro gruppi che caratterizzano un mondo / un romanzo / un film distopico sono tre:
1) FANTAPOLITICA, una società futura in cui la politica, la religione o la tecnologia prendono il sopravvento diventando delle vere e proprie dittature
2) POST APOCALITTICA, la distruzione della civiltà attraverso catastrofi globali provocate dall’uomo che portano indietro di millenni la storia umana
3) CATASTROFE PLANETARIA, leciviltà umane sono sull’orlo del disastro (geologico o tecnologico) che viene percepito come imminente.
I testi distopici appaiono come opere di avvertimento o, in alcuni casi, satire che mostrano le tendenze negative attuali svilupparsi fino a raggiungere dimensioni apocalittiche.
Negli ultimi anni i romanzi ambientati in una realtà distopica sono aumentati e, dopo il successo cartaceo, hanno anche invaso il mondo cinematografico: si pensi a film come “Hunger Games” o “Divergent” fino al recente “Ready player one”.
Il romanzo che più di tutti affronta la realtà come non vorremmo che fosse, resta comunque “1984” di George Orwell, anche se ha avuto molti predecessori del genere, al quale fanno “il verso” tutti i romanzi distopici di nuova generazione.
È dunque il genere della fantascienza post apocalittica quello che più caratterizza la narrativa distopica tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, diffondendosi al punto di diventare il più popolare nelle serie destinate a un pubblico di giovani adulti.
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(immagine dal web)