Tutti abbiamo visto almeno una volta un’illustrazione de “Le fate dei fiori”, se non su qualche libro sull’immenso merchandising che ancora oggi propone le immagini ad acquerello create da Cicely Mary Barker.
Nata a Croydon a sud di Londra nel 1895 Cicely si dedicò quasi subito alla poesia e alle illustrazioni per l’infanzia, nonostante la sua cagionevole salute fu supportata dai genitori si iscrisse ai corsi serali d’arte della Croydon Art Society. Nel 1923 pubblicò il suo primo libro delle Fate dei fiori (“Flower Fairies) e fu un successo immediato che la consacrò subito come artista. Dopo il primo libro ne seguirono altri sette.
I modelli per le fate erano veri ritratti di bambini (gli alunni della sorella) che metteva in posa con costumi realizzati da lei e ritraeva dal vivo, le parti naturalistiche invece erano frutto delle sue conoscenze botaniche e delle sue copie dal vero.
Profondamente credente Cicely alternò i suoi lavori sulle fate con altri a carattere religioso e realizzò serie di cartoline, biglietti augurali e quadri che spesso regalava alle chiese.
La sua delicatissima tecnica spaziava dall’acquerello, all’olio ai pastelli alle matite.
Dipinse finché la vista glielo permise, e morì nel 1973, anno del cinquantesimo anniversario della prima pubblicazione de “Le fate dei fiori”.
In Italia i libri della Barker sono pubblicati da Fabbri Editori.
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(Immagine: Cicely Mary Barker alcune sue illustrazioni e le copertine delle varie edizioni dei suoi libri)