🐭 BIANCA / di Paul de Moor / illustrazioni di Kaatje Vermeire / traduzione di Joy Jansen / Kite, 2022 / a partire da 5 anni 🐭
Il pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir diceva che il bianco e il nero in natura non esistono, perché se il nero è assenza di luce, il bianco è la luce in tutte le sue straordinarie varianti.
Così, se Renoir avesse letto questo libro avrebbe sorriso, perché il bianco (come lui aveva teorizzato) viene declinato su ogni cosa: luoghi, oggetti, persone e come un vestito avvolge tutto.
Il bianco è un non-colore che racchiude dentro di sé tutti i colori dello spettro, è l’inizio di ogni cosa: è il foglio, è la tela, è il mondo coperto di neve… il bianco riflette quello che ha intorno e lo trasforma.
Così la piccola protagonista (che si chiama -ovviamente- Bianca) sogna un mondo tutto bianco dove ogni cosa perde il suo colore originario e diventa una superficie nuova su cui fantasticare:
“Da qualche parte c’è una grande terra bianca.
Quella terra è circondata da un grande mare bianco.
Tutti gli animali nella vasta terra bianca sono bianchi.
Piccoli animali bianchi e grandi animali bianchi”.
La parola BIANCO risuona in ogni pagina, come una poesia, come un mantra, che (lentamente) invita il lettore nel mondo di Bianca, con la “B” maiuscola, e a prenderne parte.
E alla fine ci abituiamo a tutta quel bianco scritto e illustrato che ci domandiamo dove ci porterà.
Ma come si disegna il bianco se il foglio e la tela sono bianchi?
Lo sa bene l’illustratrice belga Kaatje Vermeire che è riuscita a lavorare con ombre delicatissime per dare la luce giusta a ogni singola illustrazione.
Un albo illustrato insolito che può essere il punto di partenza per fantasticare sui colori (e sui non-colori!).
H!
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